Incontro

Salone Orientamenti, l’assessore Berrino: “Fondamentale il governo del territorio per istruzione e formazione”

Berrino e Donazzan (assessore al lavoro del Veneto): "Natalità, sviluppo economico e sociale sono connessi ed il lavoro è la cinghia di trasmissione"

orientamenti 2021

Liguria. “Il ruolo di governo dei territori è fondamentale quando si affronta il tema strategico della programmazione dei percorsi di istruzione e formazione con la chiara necessità di orientare i giovani verso il mondo del lavoro: è dalle Regioni che si costruiscono le filiere formative connesse alle filiere produttive, ai settori di maggiore valore, alle peculiarità di quel dato territorio”.
Così in una nota congiunta Elena Donazzan e Giovanni Berrino, rispettivamente Responsabile e Vice del Dipartimento nazionale Lavoro e Crisi aziendali di Fratelli d’Italia, presenti stamane a Genova alla Fiera Orientamenti, il salone ligure di riferimento per l’orientamento al lavoro.

Donazzan e Berrino, assessori regionali al Lavoro rispettivamente del Veneto e della Liguria, proseguono poi: “Il nostro obiettivo è quello rafforzare il governo dei territori in una prospettiva di crescita nazionale, ed è solo quando si ha ben chiaro questo obiettivo che si affrontano le gravi questioni aperte in termini di priorità”.

“Natalità, sviluppo economico e sociale sono connessi ed il lavoro è la cinghia di trasmissione, anche se pare che questo Governo preferisca sostenere un’invasione indiscriminata di disperati e favorire la spesa pubblica passiva con il rifinanziamento del Reddito di cittadinanza per il quale torniamo a chiedere con nettezza l’abrogazione” aggiungono i due esponenti del Partito di Giorgia Meloni.

“Fratelli d’Italia ha come sua priorità politica quella del bene dell’Italia e della difesa dell’interesse nazionale: per questo diamo particolare rilevanza alle politiche della formazione e del lavoro, in un’ottica di rafforzamento del sistema nazionale e di prospettiva per i giovani italiani che vogliono poter guardare al proprio futuro a partire dalla propria Patria – concludono Donazzan e Berrino  – andare all’estero deve essere una scelta legata alla propria crescita personale e professionale per poter poi tornare più forti di prima a sostenere l’economia nazionale, non deve essere una scelta obbligata perché in Italia non si trovano le giuste opportunità o motivazioni”.

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