Finale/Andora. “Al recente incontro allargato ai sindaci del territorio, riguardante lo spostamento a monte della ferrovia Finale Ligure/Andora, non sono stati invitati i rappresentanti degli utenti del servizio ferroviario, smentendo clamorosamente le promesse del Commissario riguardo una consultazione allargata. Tutto ciò dimostra che chi detiene il potere è portato a tacitare ogni voce discordante pur di raggiungere l’obiettivo prefissato, giusto o sbagliato che sia, a prescindere dal ruolo e dalle responsabilità di tutti gli interessati”.
A dirlo è Gian Luigi Taboga di Assoutenti Savona, contrario al progetto che sarà definito entro la fine del 2021, così come comunicato dal Commissario straordinario per l’opera Vincenzo Macello durante l’ultimo incontro con Regione, RFI e i sindaci del territorio.
“Una voce allarmata giunge dal sindaco Tomatis di Albenga riguardo le possibili conseguenze negative sul collegamento viario con la futura stazione di Albenga-Bastia – prosegue Taboga – Tomatis ha colto nel segno. Purtroppo il difetto è connaturato alle distanze e non sono possibili, né convenienti, servizi collaterali e sufficienti di trasporto urbano dai vari centri abitati alle stazioni (fermate), così scomode e decentrate salvo aumentare il già caotico traffico automobilistico”.
Il primo cittadino di Albenga, infatti, aveva annunciato che, contestualmente allo spostamento della stazione ferroviaria, pretenderà che “sia garantita una viabilità che ne consenta una facile raggiungibilità e collegamenti funzionali tra il Centro Città e la nuova stazione in modo che cittadini e turisti possano accedervi senza difficoltà. Sarà importante, inoltre, valutare la realizzazione di una viabilità alternativa che non sovraccarichi quella esistente”, aveva detto.
“Succederà – afferma Taboga – quello che è successo nella Riviera di Ponente, dove lo spostamento è già avvenuto: diminuirà in modo consistente il numero dei passeggeri al punto che ogni eventuale palliativo sarà irrealizzabile e dimostrerà la vera natura di un progetto illogico sotto tutti gli aspetti”.
Taboga manda poi un messaggio ai sindaci degli altri comuni interessati dal raddoppio ferroviario: “Non ci risultano altre prese di posizione e, secondo il vecchio adagio per cui ‘chi tace acconsente’, per Borgio, Pietra, Loano, Borghetto, Ceriale, Alassio e Laigueglia va tutto bene e nulla osta”.
“Le conseguenze, da noi denunciate in ogni sede ed occasione, saranno a carico degli utenti, dell’economia locale, del territorio dell’agricoltura ma sembrano stemperarsi con la proposta di una pista ciclabile. Questo è il nostro destino: inforcare una bici e pedalare!”, conclude con sarcasmo Taboga.