Cengio. Una scomparsa che ha scosso l’intera Val Bormida. È accaduto questo nel momento in cui è stata diffusa la tragica notizia relativa alla morte di Angelo Santin, ex comandante della stazione dei carabinieri di Cengio in pensione da poco più di un anno. L’uomo aveva 57 anni e, oltre al proprio impiego principale, viene ricordato soprattutto per i numerosi impegni sociali che ha portato avanti, primo fra tutti l’amore per il calcio e la passione con cui ha “allevato” decine di ragazzi del settore giovanile.
L’ex tecnico tra le altre di Cengio, Bragno e Cairese oggi è stato ricordato con grande emozione su svariati campi, primo fra tutti il “suo” Pino Salvi dove gli ospiti della Santa Cecilia si sono recati con un mazzo di fiori regalato ai locali in sua memoria (3-1 Cengio il risultato finale, una vittoria dedicata all’ex comandante dei Carabinieri). Un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio e alcuni striscioni presenti sugli spalti gli altri gesti scelti per commemorare la memoria di Santin, allenatore amato e compianto anche dai suoi ex calciatori.
Non poteva infatti passare inosservata l’esultanza attraverso cui le dita di Gamba (giocatore in forza al Savona, oggi vittorioso 6-0 sul campo del Fegino) hanno raffigurato una “A”, iniziale del nome del tecnico il quale ha sempre creduto che lui potesse diventare un giocatore in grado di fare la differenza. Ecco dunque che, nel giorno del ricordo di mister Santin, l’attaccante degli Striscioni ha indirizzato un match che ha visto il Savona vincere e convincere successivamente ad un periodo abbastanza travagliato.
Ai tanti messaggi di cordoglio si è quindi aggiunta una grandissima dose di affetto e vicinanza arrivata dai campi, questo per uno sport, il calcio, che non potrà mai essere considerato come soltanto un gioco.