Albenga. “Mentre all’orizzonte prende tristemente forma la possibile chiusura del punto di primo intervento dell’ospedale di Albenga, il dottor Prioli, in una recente intervista, ha dichiarato che ‘bisogna fare i conti con la realtà’. Ma a quale realtà fa riferimento il direttore generale dell’Asl2? Perché l’unica realtà che vedo io, e come me tutti cittadini del comprensorio ingauno, è quella di un ospedale che, ancora recentemente e proprio grazie alla presenza del Ppi, ha potuto salvare delle vite. In caso di chiusura, il dottor Prioli dovrebbe fare solo una cosa. Dimettersi”.
Non usa giri di parole il capogruppo di Forza Italia e consigliere provinciale ingauno Eraldo Ciangherotti per descrivere la situazione del punto di primo intervento dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, la cui continuità è messa in dubbio dallo stesso direttore generale dell’Asl2 Marco Damonte Prioli.
“A ricordare ogni giorno l’importanza del Ppi per il territorio ingauno – spiega Ciangherotti -, oltre al sottoscritto ci sono le drammatiche testimonianze dei cittadini. Come l’appello di una madre, la cui lettera pubblicata nei giorni scorsi dovrebbe far riflettere il dottor Prioli, ma anche l’assessore alla Sanità ligure Giovanni Toti. Una donna che racconta di una figlia arrivata all’ospedale di Albenga in codice rosso per una grave reazione allergica. Presa immediatamente in carico dai medici, la ragazza, che si trovava in una situazione estremamente delicata, è stata sottoposta agli esami del caso e in seguito trasportata al Santa Corona. Alla fine del suo racconto la donna fa una domanda che oggi più che mai andrebbe rivolta al dottor Prioli e allo stesso Toti. E se il Punto di primo intervento di Albenga fosse stato chiuso?”.
Un appello, quello volto a scongiurare la chiusura del Ppi ingauno, che ora arriva anche dal sindaco di Albenga Riccardo Tomatis: “A quanto pare il sindaco – commenta il consigliere forzista -, dopo mesi e mesi di accondiscendenza con il direttore generale dell’Asl2, ovvero il suo datore di lavoro, ha capito che l’ospedale di Albenga è a rischio. La sua decisione di allinearsi alla protesta del centrodestra ingauno arriva quando ormai ci troviamo ad un passo dal baratro, ma meglio tardi che mai”.
“Se nelle prossime settimane dovesse concretizzarsi la chiusura del Ppi – conclude Ciangherotti -, certamente scenderemo tutti in piazza, ma chiameremo anche chi di dovere a prendersi le proprie responsabilità. Privare la città e l’intero comprensorio di un servizio così importante per la salute pubblica non può essere tollerato. Un ospedale come quello di Albenga non può vivere di ‘speranze’, così come paventato dallo stesso Prioli, ma ha bisogno di certezze che a quanto pare chi è chiamato a gestirlo non è in grado di assicurargli”.
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