Commento

Ppi Albenga, Ciangherotti: “No ai medici di famiglia nel Ppi, servono professionisti formati”

Il capogruppo: “Più corretto porre maggiore attenzione alla formazione del personale dei reparti di emergenza"

ospedale albenga Ciangherotti

Albenga. “Porre maggiore attenzione alla formazione del personale dei reparti di emergenza, che dovrebbe avere un organico ad hoc, con medici formati per questa specifica attività, non medici di base che non hanno una formazione adeguata per gestire un Punto di primo intervento”.

Per il capogruppo di Forza Italia ad Albenga Eraldo Ciangherotti (ma non per Fratelli d’Italia), la soluzione trovata da Alisa e Regione per garantire la sopravvivenza del Ppi “è una nuova falla nel sistema”.

Ed è lo stesso consigliere di Forza Italia ad accendere i riflettori su un caso limite accaduto poche sere fa. “Una ragazza ha rischiato la vita per uno shock anafilattico. L’autostrada per raggiungere Pietra era chiusa. Il destino – è il racconto che mi ha fatto una conoscente – ha voluto che sua cognata vedesse i lampeggianti di un’ambulanza con a bordo una dottoressa, fermandola subito. ‘Mia nipote è stata portata al pronto soccorso di Pietra con non poche difficoltà visto che a Borghetto è collassata rendendo necessaria una iniezione di adrenalina’, mi ha raccontato. Se non avessero fermato l’ambulanza, probabilmente alla ragazza sarebbe successo qualcosa di grave”.

“Giusto quindi dotare un ospedale di nuova concezione di un pronto soccorso senza dover rischiare a volte la vita cercando di raggiungere Pietra tra l’altro con una situazione autostradale disastrosa – dice Ciangherotti –  Molti cittadini sono giustamente arrabbiati e si domandano se sia necessario manifestare per ricevere cure adeguate sia davanti Comune che davanti alla Regione”.

Quanto al discorso dei medici di medicina generale, Ciangherotti entra nel merito: “Non hanno mai partecipato ad un corso di formazione in emergenza e questo rappresenta un rischio per loro affrontare anche determinate patologie. Il paziente invece dovrebbe capire che se si tratta di un codice bianco si può presentare ad Albenga, viceversa dovrebbe automaticamente presentarsi al pronto soccorso dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Deve capire esattamente qual è la differenza del codice tra bianco, verde, giallo e rosso. Viceversa rischia di perdere solo del gran tempo e, magari rivolgendosi al Ppi di Albenga dove opera un medico di base che non è in grado di suturare una ferita, si vedrà costretto a tornare in auto e raggiungere l’ospedale di Pietra Ligure”.

Per Ciangherotti “è elevato il numero di pazienti che si rivolge alle strutture di pronto soccorso. Il cittadino vuole risposte tempestive, adeguate e ottimali al proprio bisogno di salute. Il paziente vede nel pronto soccorso un faro sempre acceso, e tutti i giorni dell’anno, anche e soprattutto quando altri servizi sul territorio sono chiusi e non rispondono alle domande dei cittadini (vedi poliambulatori, distretti, presidi, etc.) in particolare sabato e domenica e nei periodi festivi e dei ponti. Quindi occorre attivare un Punto di primo intervento efficiente e che possa garantire cure e assistenza adeguata con professionisti formati”, conclude.

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