Savona. Sono circa duecento le persone, tra cui tanti giovani e giovanissimi, accompagnate da decine di bandiere arcobaleno, che si sono ritrovate questa sera (venerdì 12 novembre), in piazza Sisto, a Savona, per manifestare contro l’affossamento del Ddl Zan in Senato.
Il provvedimento è stato stoppato a Palazzo Madama col meccanismo della “tagliola”, che consente di evitare la discussione di una legge (non si procede all’esame degli articoli e al voto degli emendamenti). Un esito che ha diviso l’Italia, tra chi ha letteralmente esultato (addirittura in aula) e chi ha accusato la politica di “aver bloccato una legge fondamentale per i diritti umani”, e che ha visto contrapporsi anche i politici locali.
Il presidio savonese è stato organizzato da Arcigay, ma sono molte le associazioni (tra cui Anpi, Aned e il Partito Democratico) e alcune rappresentanze dei sindacati (Cgil e Uil), che hanno deciso di aderire all’iniziativa e sono scese in piazza nella serata odierna. Tra gli altri, presente anche il vicesindaco di Savona Elisa Di Padova (Pd) e i consiglieri comunali Alessandra Gemelli e Luca Burlando.
“Quello che è successo in Senato è inaccettabile in un paese civile, – hanno dichiarato dal palco i ragazzi di Arcigay Savona, tra gli applausi dei presenti. – Vogliamo dare un segnale forte: neanche la città di Savona si vuole arrendere di fronte a quanto accaduto”.
“Abbiamo deciso di radunarci qui oggi perché quanto accaduto è stato per noi simbolo di delusione e amarezza. Per l’ennesima volta i nostri politici ci hanno dimostrato che i nostri diritti non fanno parte dell’agenda politica se non per essere strumentalizzati. Siamo qui per ricordare a quella classe politica che un’Italia diversa, inclusiva e aperta esiste. Questo voto è stata l’espressione di una classe politica incapace di capire la popolazione. Gli applausi e gli schiamazzi visti in Senato sono stati solo una manifestazione di paura di coloro che non sono in grado di capire il cambiamento dei tempi”, hanno proseguito.
“La sconfitta è solo una parte del percorso che porterà l’Italia finalmente a cambiare. Non accettiamo di essere ‘calpestati’ ancora. La delusione ampissima che abbiamo provato per l’affossamento del Ddl Zan ci spinge a continuare a lottare con ancora maggior vigore“.
Sul palco, anche il vicesindaco di Savona Elisa Di Padova: “Porto il saluto della nuova amministrazione comunale di Savona: siamo vicini a voi in questa battaglia, che non è di una parte della società ma riguarda tutti. Questo è un tema importante. Quello che è accaduto in Senato offende tutta la cittadinanza e le istituzioni stesse: una festa turpe a cui ha dato vita una parte della politica, che ha guardato indietro con paura. Il Comune di Savona è fianco a voi in questa battaglia“.
Queste le parole del consigliere regionale Roberto Arboscello (Pd): “Importantissimo partecipare a questa manifestazione perché ogni forma di tutela dei diritti delle persone va difesa. Sono qui per dimostrare che la politica non è quella vista in Senato, dove è accaduta una cosa indegna: quella non è la politica che vogliamo e che rappresenta le persone né un paese civile come l’Italia. È importante contrastare con sempre maggior forza le manifestazioni di intolleranza a cui assistiamo ormai giornalmente nelle scuole, nelle strade e nei luoghi di lavoro. Chi, dietro il voto segreto, ha deciso di affossare il Ddl ha commesso un grave errore. Garantisco il mio massimo impegno, nelle sedi regionali e non solo, in favore di questa battaglia”.