Un bel po’ di anni fa, un francese arrivò in Val Bormida e si mise a duellare a Mallare, Carcare, Altare, Millesimo, Cosseria e Cairo. Si chiamava Napoleone Bonaparte e a Dego riuscì a vincere. Tanto tempo dopo, un altro francese è arrivato in Valle, destinazione Rocchetta di Cairo. L’obiettivo non è vincere a Dego ma contro il Dego, nel derby dei derby. Una sfida da vincere per provare a salire e incrociare “il fuoco” anche con Mallare, Millesimo e Aurora Cairo.
La grande novità della Rocchettese 2021 è il mediano dai piedi buoni Nicolas Thevenet. Classe 1989, proviene da Niort, in Francia, dove ha iniziato a giocare all’età di sei anni. Poi, la frequentazione di una scuola sportiva e l’approdo nel club professionista Les Chamois Niortais. A diciassette anni, ha cambiato vita e casacca entrando nelle fila del Bayonne. Dopo, la tappa nel Chauray. “Ho sempre giocato al livello più alto regionale (R1) – racconta – prendendo parte ai percorsi della coppa regionale e della coppa nazionale”.
L’ultima fermata della vita calcistica in Francia è stato nel Saint Liguaire (R1). Poi, se ci si mette di mezzo quell’entità che muove il sole e le altre stelle allora il passo dalla Francia a Rocchetta di Cairo diventa breve. “Mi sono trasferito per amore, la mia fidanzata è tornata a vivere a Rocchetta e l’ho seguita all’inizio di settembre”.
Per quanto riguarda l’incontro con la squadra del paese, galeotto fu il Bar “Cicci”. “Un giorno ero al bar e ho sentito parlare della squadra dai ragazzi della Rocchettese, sono poi andato a vedere un allenamento. Quando sono arrivato l’accoglienza è stata super, dopo una decina di minuti avevo già i pantaloncini ed ero in campo ad allenarmi. I dirigenti e i giocatori mi hanno accolto con grande calore e mi piace il tipico atteggiamento passionale che contraddistingue gli italiani, emblematica la partita con il Dego con campo e cielo in festa grazie ai tifosi”, spiega Thevenet.
Una Rocchettese tutta cuore quella che sta plasmando mister Mario Croci, pregio che Thevenet ha subito potuto apprezzare. “I miei compagni – commenta – hanno il cuore rossoblù e sono bravi, ma dobbiamo lavorare sul controllo dell’emotività. Vedendo i risultati mi sembra che l’Albissole sia la squadra più strutturata per vincere il campionato, anche se è un po’ presto per parlare di classifica. Credo che sia importante arrivare all’inverno ai primi posti“. Obiettivi in campo ma anche fuori: “Stiamo vivendo tutti un periodo particolare, sto cercando di inserirmi a livello lavorativo qui in Liguria”, aggiunge.
Mentalità, qualità tecnica ed esperienza sono le caratteristiche principali di Thevenet. “Un giocatore che, nonostante qualche acciacco per infortuni del passato, si nota quando è in campo e di cui si sente la mancanza. È un ragazzo d’oro, gli vogliamo tutti bene e siamo contenti di averlo. Domenica scorsa non ha potuto giocare ma è stato vicino alla squadra e ha cantato con i tifosi. Ci fa anche notare che qui in Italia siamo un po’ troppo preoccupati dell’arbitro. Per farla breve, siamo davvero orgogliosi della sua presenza”, il commento del dirigente rossoblù Simone Ferrero.