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L’Università di Genova aprirà uno sportello per assistere le donne vittime di violenza

Flash mob nell'aula magna dell'ex Albergo dei Poveri ideato dall'ambasciatrice Unicef Alessia Cotta Ramusino

Generico novembre 2021

Liguria. Sarà aperto nei prossimi mesi all’università di Genova, uno sportello dedicato a raccogliere le denunce delle donne che hanno subito violenza e ad aiutarle con un percorso di assistenza legale e psicologica. Una notizia anticipata in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne, che ha visto l’ateneo genovese come uno dei punti centrali delle iniziative.

“Questo centro è stato inserito nel piano delle azioni positive dell’Ateneo – spiega Angela Celeste Taramasso, delegato del rettore per le pari opportunità – approvato a settembre, e adesso siamo in fase di attuazione. Abbiamo lavorato molto per attivarlo perché abbiamo visto, consultandoci anche con altri atenei non solo italiani, che spesso le donne non hanno la forza di andare a denunciare, perché hanno magari timore a rivolgersi alle forze dell’ordine. Ci sono esempi molto belli, come quelli realizzati da alcuni ospedali, per creare punti dove le donne possano denunciare. Le donne vittime di violenza, soprattutto le studentesse, potranno venire in università dove potranno denunciare e anche avere supporto legale e psicologico”.

Questa mattina, intanto, l’aula magna dell’ex Albergo dei Poveri, una delle sedi istituzionali dell’Università di Genova, si è tinto di rosso per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Ad aprire la giornata di riflessione, sul tema “Educare senza stereotipi” è stata, infatti, l’ambasciatrice Unicef e ideatrice del movimento 100donnevestitedirosso, Alessia Cotta Ramusino, autrice del brano musicale contro il femminicidio Yallah che ha dato vita a un flash mob al quale hanno partecipato le istituzioni, erano presenti l’assessore alla formazione della Regione Liguria, Ilaria Cavo e l’assessore ai grandi eventi del Comune di Genova, Paola Bordilli, rappresentanti dell’Ateneo e delle associazioni, ma anche molte studentesse e tanti studenti che hanno indossato un capo di abbigliamento rosso cantando “respect and love”, che è il messaggio della canzone.

“Questa è la prima volta che il nostro ateneo ospita un evento di questo tipo – ha sottolineato la prorettrice Nicoletta Da Crema, prorettrice vicariò dell’Università di Genova – ma la nostra istituzione, proprio per il ruolo di formazione, ha una sensibilità particolare per la cura, il rispetto e l’autocoscienza femminile”.

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