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Per gli epidemiologi Liguria a rischio zona gialla, Toti: “Ad ora nessuna emergenza”

La Liguria potrebbe lasciare la zona bianca? "Tutti rischiano in questo Paese, ma nella nostra regione non c'è alcuna emergenza"

giovanni toti

Liguria a rischio zona gialla. A lanciare l’allarme questa mattina è stato il Corriere della Sera, che riferisce i timori degli epidemiologi sull’impennata di contagi negli ultimi giorni nella nostra regione (+88%) che potrebbe portare a superare il “tetto” di incidenza di 150 positivi ogni 100.000 abitanti. Un dato che però, da solo, non basta a far scattare le misure restrittive: è necessario infatti superare anche due soglie legate all’occupazione dei posti letto in ospedale (il 15% nelle aree mediche non intensive e il 10% in rianimazione).

Ma la Liguria rischia davvero di finire in zona gialla? “Tutti rischiamo in questo Paese – risponde Giovanni Toti, governatore ligure – L’incidenza è alta in molte parti del Paese, i nostri ospedali sono ancora significativamente vuoti quindi non c’è alcuna emergenza nella nostra regione e non sono preoccupato. Sono attento e prudente”.

Per andare in zona gialla la Liguria dovrebbe superare la soglia di incidenza dei 50 casi ogni 100mila abitanti (già sforata) ma anche, come detto, il 10% di posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva e il 15% in area medica. Valori al momento molto lontani. Per la zona arancione, invece, non solo l’incidenza deve superare i 150 casi ma almeno uno dei due valori ospedalieri deve superare il doppio della soglia (quindi 30% per i posti standard e 20% per quelli in terapia intensiva”.

In ogni caso, promette Toti, l’intenzione della Regione è far sì che eventuali restrizioni riguardino solo i non vaccinati. Lo spiega al termine di una telefonata con Massimo Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni: “Quello che deve essere chiaro a tutti è come Regioni che le misure restrittive legate alle fasce di colore, se devono valere per qualcuno, valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino e non per coloro che lo hanno correttamente fatto“.

“Trattare le persone in situazioni diverse con la stessa regola è la base dell’ingiustizia dal punto di vista del diritto – aveva detto questa mattina Toti su Rai3 -. Il Tso è poco pensabile anche se eticamente giusto”, ma non sarebbe giusto invece “costringere Toti, che si è vaccinato, a stare fuori dal teatro, dal cinema o dalla palestra perché c’è il signor Rossi che non si è vaccinato”.

“La verità – aveva concluso Toti – è che abbiamo oggi 9 terapie intensive mentre l’anno scorso erano circa 100, e abbiamo circa 100 pazienti in area medica nei nostri ospedali, mentre l’anno scorso erano 1.200 in questi giorni e davo ordine di crescere a 1.800 posti disponibili perché sembrava un’ondata senza fine. Siamo molto lontani dalle soglie di rischio, non guardiamo l’indice Rt”.

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