Buio

Illuminazione pubblica ad Albenga, Ciangherotti (FI) a Radiuk: “Finto approccio ecosostenibile per giustificare l’ingiustificabile”

"Città più buia e meno sicura è sotto gli occhi di tutti"

Eraldo ciangherotti

Albenga. “Gli albenganesi devono ringraziare il sindaco Tomatis e il consigliere delegato Radiuk per aver contribuito, con la loro inerzia, a ridurre le emissioni di CO2 nel mondo. Grazie al nuovo impianto di (non) illuminazione pubblica, infatti, la città di Albenga è parte attiva nella causa tanto cara a Greta Thunberg. C’è solo un ‘piccolo dettaglio’, che forse deve essere sfuggito ai nostri amministratori (ma non ai cittadini). Con il nuovo impianto, Albenga è diventata una città spettrale e meno sicura”. Così il consigliere comunale di Albenga e consigliere provinciale Eraldo Ciangherotti replica alle parole del sindaco Riccardo Tomatis e al consigliere delegato Raiko Radiuk con riferimento al problema, sollevato dall’esponente forzista, della “scarsa illuminazione pubblica” della città.

“Capisco le difficoltà dell’amministrazione comunale nel dover ammettere l’esistenza di un problema serio che ormai è evidente a tutti – spiega Ciangherotti – ma la realtà è quella che ogni sera sono costretti a vivere i cittadini. Sono decine, a differenza di quanto sostenuto dal consigliere Radiuk, le segnalazioni che sono giunte al mio di ‘sportello’. Da viale 8 Marzo passando per viale Italia sino ad arrivare a via Papa Giovanni l’elenco delle strade al buio purtroppo è lungo”.

Una “culpa in vigilando”, quella rimproverata da Ciangherotti all’amministrazione comunale, che avrebbe di fatto “permesso al nuovo ente gestore di massimizzare il risparmio energetico per rientrare il prima possibile dall’investimento effettuato”. E aggiunge: “Visto che il sindaco ha comunicato che il progetto è ancora in itinere – prosegue il consigliere comunale – forse sarà il caso di risolvere al più presto le situazione più critiche e cercare di non replicare gli stessi errori nelle strade dove si deve ancora intervenire con l’installazione del nuovo impianto”.

“Stupiscono le parole del consigliere Radiuk, al quale quasi viene da sorridere pensando alla percezione di insicurezza lamentata dai cittadini – conclude Ciangherotti – A quanto pare chi amministra vive troppo chiuso nel palazzo comunale e ha poco tempo da dedicare ai problemi della città. La riduzione dell’80% dei gas serra emessi nell’atmosfera vantati dall’amministrazione con questo progetto, valgono davvero una città spettrale e quindi meno sicura sotto tutti i punti di vista? Il sindaco provi a domandarlo ai cittadini che, ogni singolo giorno, devono percorrere, a piedi o in auto, le strade di Albenga scarsamente illuminate. Poi vediamo se il consigliere Radiuk avrà ancora voglia di sorridere”.

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