Grande cuore

Il savonese Mattia Villardita a “Tu Si Que Vales”: per lo Spiderman dei bambini il premio Tim “Passione per il Talento”

Da anni si reca negli ospedali pediatrici e a casa di bimbi malati: la sua storia ha emozionato e commosso giudici e giuria

Savona. Il savonese Mattia Villardita, noto in città per la sua attività a favore dei bambini malati nei panni di Spiderman, è il vincitore della categoria “Tim Vision Passione per il Talento” a “Tu Sì Que Vales”. Il premio gli è stato consegnato nella puntata di ieri sera. Si tratta dell’ennesimo riconoscimento del 28enne Uomo Ragno savonese: nei mesi scorsi ha già ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella, recentemente ha incontrato Papa Francesco in Vaticano e anche Vasco Rossi gli ha dedicato un video.

La storia dello “Spiderman dei bambini”, che si occupa da anni di portare abbracci e divertimento ai piccoli pazienti degli ospedali pediatrici”, ha convinto la giuria di” Tu Sì Qui Vales” all’unanimità: lo ha detto prima della premiazione Gerry Scotti, uno dei giudici dello show dei talenti di Canale 5.

“Grazie a Tú Sí Que Vales per avermi regalato una meravigliosa esperienza che porterò con me per sempre – è il commento di Mattia sui social – Grazie a TIM per avermi assegnato lo speciale premio ‘Passione per il talento’. Se sto sognando non svegliatemi, se sono sveglio lasciatemi continuare a sognare”.

Villardita era già stato in trasmissione: la prima puntata era andata in onda il 9 ottobre. In quell’occasione Spiderman aveva lanciato un messaggio di solidarietá e speranza che aveva colpito il cuore di giudici e giuria. Si era presentato sul palco con indosso il costume, suscitando sin da subito la curiosità di Jerry Scotti, Teo Mammuccari, Maria De Filippi e Rudy Zerbi, che probabilmente si aspettavano balzi, salti e arrampicate sui muri. Ma Mattia non aveva avuto bisogno di fare evoluzioni né tantomeno di lanciare ragnatele: gli era bastato togliersi la maschera e iniziare a parlare per stregare tutto lo studio del programma di Canale 5.

Spiderman Tu si que vales

“Ho 28 anni, vengo da Savona e sono impiegato full time in una piattaforma portuale – aveva esordito il giovane. – Da bambino ero affetto da una malattia congenita, che mi ha costretto a lungo in ospedale. E quando ero lì avevo una speranza: volevo che Spiderman, il mio supereroe preferito, venisse a trovarmi. Ma non è mai accaduto”.

“E così, una volta cresciuto, ho deciso di diventare io stesso Spiderman. Mi reco negli ospedali pediatrici e a casa di bimbi malati per fargli compagnia, allietare le loro giornate e aiutarli a combattere le loro battaglie. Io ho solo comprato il costume, il resto lo ha fatto il mio cuore”, aveva spiegato con visibile commozione, mentre alle sue spalle scorrevano le immagini delle visite ai bimbi nei panni dell’Uomo Ragno.

Spiderman Tu si que vales

Quindi, era passato al racconto delle esperienze che più gli sono rimaste impresse: “Vi racconto due storie che mi hanno particolarmente colpito. La prima è quella di un bambino entrato in ospedale per una lunga malattia durante il lockdown: teneva sempre in mano un giocattolo di Spiderman e un’infermiera gli ha detto che lei quel supereroe lo conosceva davvero. Gli ho telefonato e gli ho promesso che lo sarei andato a trovare appena uscito. E così è stato. Ora sta bene: per lui mi sono sentito davvero una cura”.

E ancora: “La seconda è una storia molto recente, che parla di un bimbo che ho conosciuto, insieme alla sua famiglia, in una delle mie ultime visite in ospedale. Ha una malattia che la medicina ha definito inguaribile, ma per me questo è un termine che non esiste. Gli sono sempre vicino, insieme ai suoi genitori, e faremo anche una vacanze insieme”.

Spiderman Tu si que vales

Poi era arrivato il messaggio, carico di emozioni: “Non sono venuto qui per esibirmi, ma per ricordarvi due cose. La prima è di non arrendervi mai, prima o poi le cose migliorano e non c’è nulla di piú bello che rialzarsi dopo essere caduti. La seconda é che nessuno di noi deve mai dimenticarsi di essere umano e di aiutare il prossimo: alle volte siamo presi dagli impegni, ma basta un piccolo gesto di gentilezza per cambiare la vita di una persona”.

Al termine del suo discorso una vera e propria standing ovation da parte della giuria popolare del programma, che lo aveva poi promosso con il 97% dei voti, preceduta dal “Sí” di tutti i giudici.

Spiderman Tu si que vales

“La tua è davvero una bella storia. Oltre alle parole, ci hanno colpito i tuoi momenti di silenzio. Anche i supereroi non devono vergognarsi di emozionarsi”, il commento di Jerry Scotti, seguito da quello di Teo Mammuccari: “Tu sei un vero supereroe, ce l’hai dentro. Grazie per quello che fai, è bellissimo”.

È un bene che tu sia venuto qui a raccontare la tua storia anche per far capire a tutte le persone della tua età, e non solo, che possono fare a loro volta del bene”, aveva concluso Maria De Filippi.

Un successo per lo Spiderman dei bimbi che, tra gli applausi e tanta commozione, è davvero riuscito ad emozionare e a far passare un messaggio di grande sensibilità, facendo breccia nel cuore di tutti.

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