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Rosso pistacchio

Il pacco di caffè

"Rosso Pistacchio" è l'appuntamento settimanale con i racconti di Marzia su IVG

Rosso Pistacchio 30 novembre 2021

Carlo, mio marito buonanima, sosteneva che questa mia abitudine di accogliere un nuovo arrivato nel palazzo con un dolce, fosse una abitudine barbara tipica di noi “della bassitalia”, e che, vista la mia totale inettitudine nell’arte pasticcera, fosse anche passibile di denuncia per tentato avvelenamento.

“Almeno porta loro un pacco di caffè!! SALVALI!!”

Io fingevo di offendermi, con le mani a teiera sui fianchi, lui rideva e mi tirava a sé per il grembiule, mi pizzicava le natiche, mi faceva il solletico sui fianchi, e io finivo tra le sue braccia, ad un metro da terra, le pantofole logore rimanevano a terra mentre le nostre risate si allontanavano verso la camera.

Era così Carlo: grande, forzuto, sarcastico. Un omone INFINITO come il mare, e del mare aveva tutte le sfumature, tutta la bellezza, tutte le improvvise tempeste. Ho vissuto con lui trent’anni, come un gheriglio di noce persa in quel mare, che mai avrei abbandonato.

Ho vissuto con lui trent’anni in questa casa di Via Pia, tra le sue grandi mani, come la sua bambina esotica del Sud, lui così ligure, così solitario, così bello.
Ho vissuto trent’anni con lui in questa casa, e ho bussato a tante porte col mio pacco di caffè in dono.

Carlo non capiva, ma io sì. Essere soli in una città nuova, in una casa nuova, in una vita nuova, necessita solo di un piccolo sorriso, un piatto caldo ed un buon caffè bollente.
C’è stata la famiglia sarda del terzo piano, la maestra di canto di Napoli del secondo, il marinaio della scala 2, con tutte le sue amanti, e la mamma vedova sul mio pianerottolo.

Al professorino del secondo piano ho portato la confezione doppia. Quando ha aperto la porta, ho visto nei suoi occhi grigi lo stupore di trovarsi innanzi questa vecchia canuta e curva, ma mi ha fatto entrare, è stato gentile, e il caffè ce lo siamo fatti subito. Gli tremavano le mani. Mai viste mani così bianche e piccole.

Insegna greco al Liceo, ha detto, viene da Asti, ha detto, aveva una mamma che si chiamava come me, Jolanda, detta Jole, ha detto. Quando parla di lei stringe la croce che lei gli ha donato e che porta al collo, e guarda fisso un punto del pavimento

Al professorino da allora ho portato spesso qualcosa di buono: un piatto di genovese, una pizza di scarole , una minestra bollente.

Mio figlio Gianni mi ha sgridato spesso “Figurati che voglia ha quello di stare con una vecchia, Mà!”
Ma io ci sono andata comunque, siamo stati spesso in silenzio a guardare vecchi film, o a giocare a rubamazzetto. Lui è spesso scuro e taciturno. Io non chiedo. Mi lascio baciare sulla guancia prima di uscire. Lì mi sembra quasi contento. Un paio di volte gli ho notato qualche livido in viso. “Sono caduto.”

Le vicine, quando passa, ridacchiano, parlottano, sghignazzano. Oche. Oche giulive. Oche senza cervello.
Dicono frasi sconnesse “contronatura”, “sodomia”, “peccato mortale”.
Io ho capito solo oggi.

La parrucca bionda, sporca di sangue e messa sghimbescia, il tailleur celeste strappato, un tacco rotto, la croce stretta nel pugno di quelle mani così bianche e piccole, lo smalto rosa, lividi. Lividi ovunque.
“Jolanda, non mi guardare così.”
Portarlo a casa non è stato facile, io sono una vecchia e lui un professorino giovane che qualcuno aveva riempito di botte. E nessuno ci ha aiutato.
Medicarlo è stato ancora più difficile, le sue lacrime mi hanno bagnato i polsini della camicetta.
Metterlo a letto è stato facile. Era stanco. Era stanca.

Il giorno dopo ho messo un bel vestito rosso e mi sono preparata ad uscire.
“Per chi è il pacco di caffè, Mà? Non ci sono nuovi vicini. A chi lo porti?”
“Alla signora, Gianni, alla signora nuova che sta al secondo piano. Bisogna darle il benvenuto.”

“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia Pistacchio, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Ogni martedì uno spazio dal taglio volutamente “leggero” con i suoi racconti, nati su IVG e poi diventati un libro. Clicca qui per leggere tutti gli articoli

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