Savona.”Se il ministero non dà risposte entro il mese prossimo saremo pronti a azioni eclatanti. Chiediamo che il prefetto si rivolga al ministero per far sì che prenda impegni chiari per mantenere questa azienda aperta“. E’ questa la richiesta dei sindacati espressa in occasione dell’incontro con il prefetto Antonio Cananà per sciogliere il nodo Funivie.
La mobilitazione di sindacati e lavoratori ha permesso di raggiungere l’obiettivo: l’incontro è previsto al ministero per giovedì. “Vediamo cosa ci verra detto”, commentano i sindacati.
Trenta i lavoratori che sono scesi in piazza Saffi insieme ai rappresentanti sindacali Simone Turcotto (Filt Cgil), Franco Paparusso (Uil), Danilo Causa (Cisl).
“Il prefetto – hanno spiegato i sindacati – ha assicurato di essersi mosso col ministero e aver avuto un riscontro positivo e una possibile data per svolgere l’incontro. Abbiamo chiesto la presenza del Comune di Cairo e di Savona, della Provincia di Savona e di Regione Liguria”.
La preoccupazione dei sindacati riguarda il rischio licenziamenti nel caso di mancato intervento del governo. Infatti, l’azienda ha annunciato giorni fa che a gennaio 2022 sarebbe partita la procedura per la liquidazione, scatenando immediatamente la preoccupazione dei lavoratori e dei sindacati che oggi hanno organizzato un presidio in piazza Saffi a Savona davanti alla prefettura, annunciato nei giorni scorsi.
Oltre allo scenario peggiore, quello che potrebbe portare alla procedura fallimentare, sono state prese in considerazione due prospettive per il futuro di Funivie. La prima, quella auspicata, è un emendamento per salvare l’azienda con una nuova gestione commissariale con lo stanziamento di nuove risorse da parte del Ministero delle infrastratture e della mobilità sostenibile e un termine operativo fissato intorno alla metà di febbraio per l’ingresso del nuovo commissario. La seconda opzione, una soluzione-tampone nel breve-medio periodo, è il sostegno finanziario da parte del Ministero per circa un anno e mezzo fino al termine dei lavori di ripristino dell’infrastruttura.
Ancora attesa, dopo l’approvazione, nelle scorse settimane, dell’emendamento “in versione soft” (che ha previsto solo lo stanziamento delle risorse per la cassa integrazione per il 2022) per una la risposta da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze per i 900 mila euro mancanti per il finanziamento dei lavori di ripristino. Ma su questo fronte, sia gli onorevoli leghisti che il deputato Dem Franco Vazio hanno rassicurato e assicurato che il reperimento delle risorse sarà realtà con la legge di Bilancio.
Invece sul fronte cassa integrazione, l’intesa relativa all’indennità di trattamento straordinario di integrazione salariale è stata approvata l’11 novembre durante un incontro tra le parti coinvolte in Regione a decorrere dal 16 novembre di quest’anno fino al 15 novembre 2022. Il bando per i lavori di ripristino dovrebbe essere chiuso entro fine dicembre e per la fine del 2022 l’impianto funiviario dovrebbe tornare operativo.
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