Ultimatum

Funivie, i sindacati: “Basta schermaglie politiche e stop a campagne elettorali permanenti, servono risposte”

Comunicato congiunto in vista del 4 novembre: "Funivie, ferrovie e parchi di Bragno ambientalizzano al 100% la filiera delle Rinfuse. Non basta denunciare, servono scelte politiche"

Funivie Savona

Savona. “Basta schermaglie tra forze politiche, stop a campagne elettorali permanenti: servono risposte ai lavoratori e più in generale ad un territorio che continua a perdere competitività e apparato industriale”. A sostenerlo sono i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil in un comunicato stampa unitario, in vista dell’incontro del 4 novembre in Regione sul caso di Funivie.

“L’infrastruttura delle Funivie, insieme alla rete ferroviaria e ai parchi di Bragno, ambientalizza la filiera delle rinfuse al 100% – fanno notare – Regione Liguria e Governo risolvano il nodo delle risorse per la ricostruzione e diano finalmente una prospettiva a tutta la filiera: hanno la responsabilità politica per farlo. Non basta denunciare, sono necessarie scelte politiche”.

“Negli ultimi giorni – accusano – abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso; continue schermaglie e rimpalli di responsabilità tra le forze politiche e i politici che dovrebbero rappresentare il nostro territorio. Il sindacato confederale savonese, il territorio e i lavoratori pretendono risposte concrete e soluzioni da parte della politica nazionale, regionale e locale. Risposte ed azioni concrete al fine di mettere al riparo occupazione e per creare le migliori condizioni per uno sviluppo ecologicamente sostenibile attraverso la messa in campo di azioni concrete”.

“Non è accettabile – proseguono i sindacati – che il nostro territorio veda l’interessamento e la presenza della politica nazionale solo in occasione delle campagne elettorali (vedi gli incontri e gli impegni dei ministri Orlando, Giorgetti e del vice ministro Bellanova): servono risposte, servono azioni concrete e non slogan. Così come è necessario un impegno concreto delle istituzioni locali e non solo un’azione di denuncia, ma di costruzione politica delle possibili soluzioni da Regione Liguria, Provincia di Savona, parlamentari liguri e savonesi, così come dai sindaci delle città di Savona e Cairo Montenotte, come si sono impegnati a fare nell’ultimo incontro presso la provincia di Savona in concomitanza del presidio dei lavoratori di Funivie. Di tutto questo oggi pare non esserci neppure l’ombra; anzi, solo inutili e dannose polemiche che allontanano l’attenzione su ciò che invece la politica ha la responsabilità di fare”.

Ecco allora l’appello: “Si lavori da immediato per trovare le risorse economiche per la ricostruzione e la messa a terra del progetto di sviluppo delle filiera delle rinfuse anche attraverso i denari del Pnrr. Alla luce del prossimo incontro presso la Regione Liguria del 4 novembre alla presenza del commissario alla ricostruzione, degli assessori regionali Berrino e Benveduti, ai sindaci di Savona e Cairo Montenotte oltre che Confindustria e l’amministratore delegato di Funivie, per CGIL CISL e UIL di Savona sono necessarie le garanzie e chiarimenti su:
– sostegno al reddito per i lavoratori, con la messa in campo della cassa integrazione straordinaria per tutto il 2022 utilizzando le risorse economiche previste all’interno dell’area di crisi Complessa del savonese;
– risorse economiche per la ricostruzione dell’infrastruttura (4 milioni di euro già allocati);
– risorse economiche per la gestione della concessione (oltre 20 milioni di euro di residuo);
– progetto di rilancio della filiera delle rinfuse attraverso un sistema integrato ferro-fune-parchi (come da nostro progetto già presentato alle istituzioni);
– la manutenzione ordinaria dell’infrastruttura sulle parti elettriche e meccaniche – così come chiediamo e denunciamo da tempo, alla luce delle condizioni in cui versa l’impianto (vegetazione, problemi elettrici etc etc) scongiurando problemi di sicurezza – come già denunciato dal Sindacato Confederale in occasione degli incontri con il Prefetto di Savona, e per una garanzia dell’avviamento della linea post ricostruzione”.

“Alla politica, agli assessori ed amministratori chiediamo coerenza agli impegni presi, risposte ma soprattutto rispetto del lavoro e di chi lavora” concludono Cgil, Cisl e Uil Savona.

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