Richiesta

Covid, Pd: “Mantenere l’assistenza territoriale, servizio ancora essenziale”

Interrogazione in Consiglio regionale anche sul mancato screening della popolazione per l'Epatite C durante il piano vaccinale

Il Servizio Assistenza Civile del V.E.O.S.P.S.S. ha lanciato la campagna Phoenix 2/2020 “Mettiamo all’angolo il COVID”

Liguria. “Le oltre 30 squadre Gsat (Gruppi strutturati di assistenza territoriale) attive sul territorio ligure devono continuare a operare anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria, ad oggi prevista per il 31 dicembre 2021, e diventare un potenziamento dell’assistenza territoriale anche per affrontare l’epidemia influenzale”.

Questa la richiesta che il capogruppo del Partito Democratico-Articolo Uno in Regione Luca Garibaldi rivolge alla giunta.

“L’emergenza legata al Covid non è ancora finita ed è importante dare continuità e se serve anche rafforzare, un servizio che punta a un’assistenza di prossimità, che il Covid ha dimostrato essere lo strumento che mancava ed essenziale per arginare la pandemia, e potenziare quelle cuore domiciliari che abbiamo visto essere carenti”.

“Il prolungamento della loro azione potrebbe essere utile oltre che per affrontare l’epidemia influenzale, anche per garantire un’assistenza sanitaria funzionale non solo in emergenza”, conclude Garibaldi.

E sulla vaccinazione per il Covid 19 il consigliere regionale del partito Democratico Pippo Rossetti ha presentato un’interrogazione in cui chiede se è intenzione della Regione effettuare lo screening per l’Epatite C: “Poteva essere il momento migliore in cui avviare uno screening tra la popolazione ligure, ma la Regione Liguria risponde che i medici vaccinatori non possono farlo per motivi burocratici” afferma.

“L’Epatite C è un infezione che non dà sintomi, ma è la principale causa di cirrosi e cancro al fegato. Nel nostro Paese si calcola che circa il 3 per cento della popolazione ne sia affetta, ma solo una piccola parte ne è consapevole. Il momento della vaccinazione ci sembrava il momento migliore per scovare questa patologia asintomatica e permettere alle persone di curarsi salvando loro la vita, visto che ci sono cure che portano alla guarigione nel 95% de casi”.

“La Regione Liguria invece dice che i medici vaccinatori, essendo stati assunti per l’emergenza Covid con quel ruolo non possono fare altro. Mi sembra una risposta burocratica e sindacale. In Lombardia lo fanno. Il piano regionale di prevenzione HCV dice esplicitamente che, ‘ogni occasione di contatto dei cittadini con il sistema sanitario è utile opportunità’, ma magari aggiungeranno che non lo sono le vaccinazioni di massa per il Covid”.

“Invece abbiamo perso un’opportunità che avrebbe permesso a molte persone di curarsi e guarire” conclude Rossetti.

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