Savona. Entrava, incappucciato e con indosso la mascherina, in piccoli supermercati o negozi etnici nell’orario di chiusura, e poi minacciava gli addetti alle vendite con una pistola “scacciacani” per farsi consegnare l’incasso. È successo per tre volte in negozi del centro di Savona ma, in un caso, il giovane ha cambiato la sua vittima, facendosi consegnare il portafogli e il cellulare da un passante in via Torino.
Dopo una serrata attività investigativa, coordinata dal P.M. Chiara Venturi, V.M.H.M, 23enne originario della Colombia e residente da tempo a Savona, ieri pomeriggio è stato individuato e arrestato dai carabinieri, intervenuti in un casolare che occupava abusivamente insieme ad un connazionale.
Da tempo i militari erano sulle sue tracce ed erano riusciti, grazie alle testimonianze raccolte ed alle immagini di videosorveglianza, a ricostruirne i movimenti e le caratteristiche fisiche, ottenendo una descrizione molto precisa dell’autore dei reati.
La svolta nelle indagini è arrivata il 7 novembre, quando il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile è intervenuto a Savona in uno stabile abbandonato, dove era stata segnalata la presenza di due giovani che l’avevano occupato abusivamente. Sul posto, i militari hanno trovato proprio V.M.H.M, insieme ad un’altra persona estranea alle indagini.
Durante il controllo, il giovane è stato perquisito e, nel suo zaino, è stata rinvenuta e sequestrata una pistola scacciacani in metallo, priva del tappo rosso, ed un coltello a serramanico, la stessa tipologia di armi che erano state utilizzate durante le rapine. I militari così hanno provveduto ad effettuare ulteriori approfondimenti con la collaborazione della Stazione Carabinieri di Savona coordinata dal comandante Andrea Venditto e, durante la successiva perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto e sequestrato diversi indumenti indossati dal giovane durante le quattro rapine.
Gli elementi raccolti e il preciso lavoro di comparazione delle immagini di videosorveglianza, hanno permesso di identificare V.M.H.M come l’autore delle quattro rapine in esame.
Come detto, tre sono avvenute a danno di esercizi commerciali, mentre una ai danni di un privato cittadino. Tutte con le stesso modus operandi: il 23enne entrava all’interno delle attività verso l’orario di chiusura (quando non erano presenti altri clienti) travisato con mascherina, cappellino e/o cappuccio del giubbotto alzato e, dopo aver minacciato l’addetto alle vendite con una pistola “scacciacani” (in un episodio l’uomo aveva anche sparato a salve) , si faceva consegnare il denaro presente in cassa. Per intimorire il più possibile le vittime, il rapinatore usava frasi minacciose e inseriva anche il colpo in canna.
In un caso, però, aveva preso di mira un passante mentre stava camminando da solo in via Torino a tarda sera. Lo aveva minacciato sempre con la stessa pistola ed un coltello a serramanico e si era fatto consegnare il telefono cellulare ed il portafogli.
L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative raccolte, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare eseguita oggi. Il responsabile è stato rintracciato e si trova ora nel carcere di Genova Marassi.