Italia. Le nuove regole per la quarantena a scuola, studiate da Istituto Superiore della Sanità, ministeri di Salute e Istruzione e Regioni, scattano a partire da oggi in tutta Italia, con l’obiettivo di mantenere il più a lungo possibile la scuola in presenza e scongiurare un ritorno massiccio alla Dad.
Per quanto riguarda le scuole primarie e secondarie, nel caso in cui all’interno di una classe si evidenzi la presenza di un solo positivo, scatta la cosiddetta “sorveglianza con testing”: test rapidi nell’immediato per studenti e docenti e via libera (rientro immediato) in caso di tampone negativo, che dovrà poi essere ripetuto dopo 5 giorni. In quarantena insieme al positivo finiranno anche i “contatti stretti”, individuati da un medico dell’Asl oppure dal dirigente scolastico.
Anche per i docenti che hanno tenuto lezione nella classe del positivo è prevista la sorveglianza con testing (tampone subito e dopo 5 giorni) se vaccinati. In caso contrario (non vaccinati), quarantena di 10 giorni, con tampone all’inizio e alla fine dell’isolamento.
Le cose cambiano in caso di 2 studenti positivi all’interno della stessa classe: per gli studenti e i docenti vaccinati si procederà nuovamente con le modalità della “sorveglianza con testing”, mentre per i non vaccinati scatterà subito la quarantena di 10 giorni con obbligo di tampone negativo al termine per il rientro.
La quarantena e la Dad per l’intera classe sarà disposta con 3 studenti positivi nella stessa classe: sarà di 7 giorni per i vaccinati e di 10 giorni per i non vaccinati e obbligo per tutti di tampone negativo prima del rientro in classe.
Discorso diverso, infine, per i servizi per l’infanzia, elementari e prima media (gli under 12 non possono essere vaccinati): per i bimbi, quarantena di 10 giorni anche in presenza di un solo positivo e obbligo di tampone negativo al rientro. Per gli educatori, valutazione in carico alle autorità sanitarie.
Come si evince da Ansa, il preside sospende “in via eccezionale ed urgente” le lezioni nel caso in cui le autorità sanitarie “siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente”. Ma agirà in base ad una serie di indicazioni predeterminate, dettate dalla circolare: informa la Asl, individua i “contatti scolastici” e per loro sospende temporaneamente le lezioni, “trasmette ai contatti scolastici le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal DdP” e “segnala al DdP i contatti scolastici individuati” (i dati sui vaccinati non sono nella disponibilità della scuola e “quindi non vanno trattati”).