Cairo Montenotte. Così come alle ultime elezioni comunali, anche nel 2022 potrebbe essere una sfida a tre quella per accaparrarsi la poltrona da sindaco di Cairo Montenotte. Ma quali saranno i nomi? Se la ricandidatura di Paolo Lambertini, che punta ad un secondo mandato, sembra essere praticamente certa, secondo indiscrezioni lo è anche la ridiscesa in campo dell’ex primo cittadino Fulvio Briano. E ad intromettersi tra i due potrebbe pensarci Giorgia Ferrari, attuale capogruppo della minoranza.
Da mesi circolano voci sulla volontà di Briano di rimettersi in pista, dopo i cinque anni di stop dal suo doppio mandato. Lui stesso a giugno aveva lasciato qualche spiraglio: “Diciamo che in questo momento non è nella mia agenda – aveva risposto a domanda esplicita – Ora è presto, ne riparliamo a Natale”. Ed ora sembrerebbe essersi convinto.
Due infatti, stando ai “soliti” ben informati, le cene a cui ha partecipato insieme a vari esponenti del centrosinistra. Da Briano ovviamente non arrivano conferme: “Quali cene? C’è il Covid“, scherza e poi si “nasconde” dietro ad un “No comment”. Ma potrebbe essere semplice pretattica: alla seconda cena, secondo il racconto dei presenti, pare che l’avvocato abbia sciolto le riserve e annunciato apertamente l’intenzione di ricandidarsi.
Nella sua lista, di certo, non mancheranno dei posti riservati al Pd, partito di cui Briano è stato segretario provinciale; così come accaduto nelle scorse elezioni, però, ci saranno anche esponenti del centrodestra. Sembrerebbe, infatti, che ad appoggiarlo ci sia il leghista Francesco Legario, uomo di fiducia in Valbormida del senatore Ripamonti, che preferirebbe il collega avvocato all’attuale vicesindaco Roberto Speranza (Lega) con cui i rapporti pare non siano dei migliori.
Ad unire i due è il Parco Tecnologico Valbormida, che entrambi hanno a cuore: Legario è stato nominato presidente dalla Regione, mentre Briano ha sempre dimostrato un’attenzione politica su quell’area, essendo uno dei maggiori fattori di sviluppo della zona.
Una ricandidatura, quella di Briano, che però non rispecchia i piani annunciati agli addetti ai lavori dal Pd. In estate, infatti, i dem avevano deciso di puntare su Giorgia Ferrari o Alberto Poggio (ex assessore delle giunta Briano e attuale consigliere di minoranza), ma poi hanno optato per l’ex sindaco cairese. Una decisione che potrebbe portare discordia nel gruppo di opposizione Cairo Civica e Democratica, creatosi un anno fa dall’unione della lista Cairo Democratica con il Movimento civico Ligorio sindaco, come richiesto dal Pd e in vista proprio delle comunali 2022.
All’interno del gruppo, infatti, sembrerebbe che ci siano opinioni divergenti. Da una parte chi sta con Briano (Alberto Poggio e Nicolò Lovanio) e dall’altra chi si è sentito “tradito” e vorrebbe correre a sé (Giorgia Ferrari, Silvano Nervi e Matteo Pennino). Una frattura che potrebbe portare alla creazione di una terza lista: dovrà andare alla ricerca di appoggio, e forse potrebbe trovarlo in quegli esponenti del Pd che non sono d’accordo con la strada scelta dal partito.
Solo indiscrezioni e ancora nulla di ufficiale, naturalmente: il gruppo ad oggi è ancora saldamente unito, ma potrebbe esserlo ancora per poco. E chissà che la rottura non avvenga dopo le elezioni provinciali che si terranno il 18 dicembre.
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