Ranzi. Mentre in molte parti del mondo, e da qualche anno anche in Italia, ieri i bambini (e non solo) si sono dedicati a festeggiare Halloween con il celebre “dolcetto o scherzetto” o con party in salsa horror, a Ranzi, piccola frazione di Pietra Ligure, le antiche tradizioni locali sono pronte a giocare una spietata concorrenza alla festa delle streghe. Qui infatti fervono gli ultimi preparativi per una tradizione “bucolica” e tipicamente nostrana, tanto unica quanto insolita ed affascinante: l’Incanto.
Ogni anno, da tempo immemore, il giorno dei Santi si rinnova questa suggestiva e folcloristica usanza, che consiste nella vendita all’asta di prodotti della terra offerti dagli abitanti del paese e il cui ricavato viene devoluto interamente alla Parrocchia per la celebrazione di messe in suffragio dei defunti del paese.
L’ormai storico battitore Bruno Testi, rigorosamente in dialetto ligure, stabilirà un prezzo di partenza per vino, olio, zucche, cachi, funghi, ciclamini e altre tipicità di stagione, mentre i partecipanti con una “accanita” quanto simpatica gara al rilancio cercheranno di aggiudicarsi il prodotto messo all’asta.
L’appuntamento è fissato per oggi pomeriggio, a partire dalle ore 15.30 davanti al sagrato della Chiesa Parrocchiale di San Bernardo Abate. In caso di pioggia la manifestazione si svolgerà nel vicino oratorio della “Madonna della Neve”.
“L’Incanto, come la celebre infiorata del Corpus Domini, rappresenta un’usanza tipicamente ranzina che denota quanto sia ancora forte e radicato l’attaccamento alle tradizioni e alla nostra storia – spiegava qualche anno fa l’assessore alla Cultura Daniele Rembado – nell’epoca di Facebook e delle aste on line, ritrovarsi in piazza a ‘gareggiare’ per aggiudicarsi una bottiglia di olio nostrano o un cesto di zucche, rappresenta davvero qualcosa di speciale e straordinario”.