Condoglianze

Varazze, il ricordo di “Nanni” Fazio: “Un uomo che metteva a proprio agio le persone che lo avvicinavano”

Era mancato sabato 9 ottobre

giovanni fazio

Varazze. “Si chiamava Giovanni Fazio, ma per tutti i varazzini era Nanni, scomparso recentemente dopo una vita di lavoro, di impegno civile: dirigente sindacale e vicesindaco con l’amministrazione Busso, ma soprattutto un uomo onesto e sincero, esemplare capo famiglia e sempre con quel sorriso accattivante e quasi timido, che metteva a proprio agio le persone che lo avvicinavano e che gli si aprivano per i loro problemi”.

E’ così che Mario Traversi di Ponente Varazzino ricorda la persona di Giovanni Fazio, mancata sabato 9 ottobre.

“Una famiglia numerosa la sua, prima residente in via XX Settembre a Varazze, dove gestiva un piccolo negozio di alimentari, ‘salotto’ del quartiere e punto d’incontro delle massaie del tempo, dove si commentava le notizie dei bollettini di guerra – prosegue Traversi -. Anni ’40, di ansie e di paure, ma i ragazzi, con Nanni in testa, avevano la fortuna di avere una strada in terra battuta dove si giocava alla trottola e alle biglie, con il cerchio, e dove le madri, nelle sere d’estate, si sedevano sull’uscio di casa per controllare i figli che si cimentavano ai “quattro canti”, nel turbinio festoso delle lucciole”.

“Un ricordo lo lega alla sua promozione in I^ elementare, quando, con la pagella in mano come un trofeo, avvertiva gli amici che era promosso alla 2^. Poi altri studi e la maturità (a quei tempi si cresceva in fretta), e l’entrata nel lavoro e nel sindacato, spinto dalla sua sensibilità per i tanti problemi alimentati da un dopoguerra che sembrava non finire mai”.

“Caro Nanni, ci sarebbe ancora tanto da dire sulla tua vita e sul tuo modo di vedere il mondo, e certamente non bastano queste poche righe per renderti l’omaggio che meriti. Questo è soltanto un piccolo ricordo sull’uomo che ha speso bene i propri talenti e che ha lasciato di sé un ricordo che il tempo non scalfisce – aggiunge -. Nel tourbillon dell’estate che finiva, qualcuno ha saputo della tua scomparsa in ritardo e cerca adesso di rimediare. Ciao. Le persone come te non muoiono mai. Sentite condoglianze alla moglie e ai figli”.

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