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Un milione per ristrutturare la facciata, le Iene a Savona fanno scoppiare il caso: “È troppo, possibile truffa” fotogallery

L’inviato Luigi Pelazza ha intervistato alcuni condomini: “Bastava un quarto della somma”. L’amministratrice non ci sta: “Tutto in regola, il computo lo dimostra”

Savona. Poco meno di un milione di euro per ristrutturare la facciata. Una cifra che alcuni condomini ritengono eccessiva, arrivando a sospettare una truffa ai danni dello Stato per approfittare del bonus 90%. E così a Savona arrivano le Iene a far scoppiare il caso.

Succede a Savona in corso Ricci, dove è in corso la ristrutturazione della facciata di un palazzo delle Ammiraglie. Un lavoro deciso per sistemare alcuni tratti rovinati: d’altronde, grazie al bonus statale, i condomini si attendono una spesa minima. Solo che l’importo dei lavori risulta invece molto più alto di quanto alcuni si aspettano: 885 mila euro che, con l’IVA, arrivano a sfiorare il milione. La cifra finisce subito nel mirino di questi condomini, secondo i quali per realizzare quei lavori (il rattoppo dei tratti in cemento in una facciata realizzata soprattutto in vetro) basterebbe un quarto della somma.

Ad accrescere il loro malcontento il fatto che l’amministratrice di condominio (l’assessore uscente Ileana Romagnoli) non produca il computo metrico estimativo richiesto dai “perplessi”. Che in mano hanno solo tre preventivi fatti “a corpo”: difficile quindi capire se quella cifra è giustificata dalle opere richieste oppure se è realmente fuori mercato.

L’ARRIVO DELLE IENE

E così qualcuno ha contattato le Iene, che oggi con Luigi Pelazza hanno tentato di ricostruire la vicenda intervistando i condomini. Qualcuno difende l’operato dell’amministratrice (“ci fidiamo di lei”), altri due (che chiedono l’anonimato alle telecamere) attaccano: “Abbiamo fatto un calcolo e il lavoro si poteva fare con 200 mila euro. I preventivi in assemblea li ha portati tutti l’amministratrice: noi non abbiamo avuto il tempo di farli fare, con soli 15 giorni di preavviso”. Il loro timore, in sintesi, è non tanto (o meglio non solo) che la spesa sia eccessiva, ma anche che dietro l’importo si celi una vera e propria truffa ai danni dello stato, con un importo “gonfiato” del quale, un giorno, potrebbero essere chiamati a rispondere proprio i condomini.

La tesi dell’inviato delle Iene è chiara: “L’importo è eccessivo e non giustificato, secondo i nostri calcoli bastavano al massimo 350 mila euro. Ho fatto fare un preventivo per un ponteggio uguale a questo, che resti quattro mesi, e costerebbe 90 mila euro. L’architetto stesso ci ha detto che secondo lui l’importo è troppo alto” sostiene a favore di camera Pelazza. Che quindi – forte anche dell’esistenza di un esposto ai carabinieri – ha chiesto spiegazioni alla ditta che sta realizzando i lavori, Edilsole (scelta – sostengono i condomini intervistati dalla trasmissione – proprio su consiglio dell’amministratrice tra i tre preventivi dalla stessa proposti).

Pelazza chiama al telefono anche Romagnoli: “Per la cifra bisogna chiedere all’architetto, saprà rispondervi meglio di me – spiega lei al telefono – tra l’altro sono soldi che tiro fuori anche io, visto che ho un appartamento qui”. L’inviato le chiede un incontro: “Va bene, anche se ho un po’ timore di voi perché so come lavorate e siete più bravi di noi intervistati in queste cose…” punge lei.

LA REPLICA

Il servizio, presumibilmente, andrà in onda nelle prossime settimane. Nel frattempo IVG, che stava già lavorando sulla vicenda, ha chiesto spiegazioni a Romagnoli: “I preventivi erano 4, non 3 – sostiene lei – Ne avevamo chiesti di più ma la quantità di cantieri generata dal bonus statale ha reso difficile trovare aziende ancora libere per eseguire i lavori nei tempi indicati. Un solo preventivo era più basso di quello di Edilsole, ma non prevedeva lo sconto in fattura: una agevolazione che permette ai condomini di pagare solo il 10% dell’opera”. Un servizio che, di solito, le aziende si fanno “pagare” con prezzi più alti della media (fino al 30%) dovendo anticipare i soldi al posto dei condomini. Senza contare che l’esistenza stessa delle agevolazioni statali ha comportato negli ultimi mesi un innalzamento generalizzato dei prezzi da parte delle aziende edili, vista la maggiore richiesta (il bonus scade il 31 dicembre). “Inoltre lo sconto in fattura ci ha consentito di effettuare tutte quelle opere necessarie da molto tempo ma che non eseguivamo proprio per mancanza di fondi”.

I condomini hanno avuto un mese, e non 15 giorni, per presentare i loro preventivi – aggiunge – E il computo metrico estimativo inizialmente non è stato fatto perché l’assemblea, non essendo previsto dalla normativa, non ha ritenuto di richiederlo. Ricordo che l’amministratore è un semplice gestore: le decisioni spettano solo all’assemblea, che è sovrana”. Anche il prezzo del ponteggio teorizzato da Pelazza non sarebbe corretto: “L’edificio è circondato da giardini pensili, quindi il ponteggio va realizzato con alcuni accorgimenti. E non si può usare al suo posto una piattaforma elevatrice”.

Infine, un dettaglio dimostrerebbe che è tutto in regola: “Quando un condomino (uno solo su 147 proprietari) ci ha portato in mediazione, Edilsole ha prodotto il computo metrico estimativo che nel frattempo era stato realizzato. E il calcolo ha confermato che l’importo è congruo. D’altronde una azienda esterna contattata proprio da quel condomino ha ipotizzato una cifra non inferiore al milione di euro…”.

Anche l’architetto Luca Espis, chiamato in causa da Pelazza, contesta le sue parole: “Spero abbia registrato la nostra conversazione perché io so che cosa ho detto. Non ho affermato che ‘quel prezzo è alto’, ho spiegato invece che negli ultimi tempi tutti i prezzi sono cresciuti: lievitano perché mancano i materiali e la manodopera, la richiesta è sempre più alta e l’offerta sempre minore. Inoltre in questo momento c’è una legge forse troppo semplicistica, e uno dei limiti è che in questa fase non è obbligatorio fare un computo metrico estimativo”.

IL CASO POLITICO

L’arrivo delle Iene, inevitabilmente, ha creato anche un “caso” a livello politico, essendo Romagnoli non solo assessore uscente ma anche candidata nella Lista Toti a sostegno di Angelo Schirru. Per questo il coordinatore regionale Angelo Vaccarezza punta il dito contro il tempismo dell’inchiesta di Italia 1, arrivata in città in piena campagna elettorale: “Io sono un giovane vecchio democristiano, e sono cresciuto con la cultura che ‘a pensar male si fa peccato ma qualche volta si indovina’. In questo caso i ‘compagni’ delle Iene, evidentemente preoccupati che il vantaggio di Russo non sia sufficiente, hanno scelto, tra tutti gli amministratori condominiali che potevano scegliere, di occuparsi proprio di un caso savonese che, se letto bene, è la classica ‘tempesta nel bicchiere d’acqua’. Non è nemmeno necessario dire che abbiamo fiducia in Ileana, perché non c’è nulla di cui ci dobbiamo occupare. Solo, permettetemi un profondo fastidio nel vedere una rete nazionale che si piega agli interessi di una parte politica. D’altra parte dell’Ulivo in Liguria è rimasta solo la Sansa…”.

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