Cairo Montenotte. “L’ennesima brutta notizia, che si aggiunge alle altre crisi aziendali della Valbormida, ma soprattutto un fulmine a ciel sereno per le tante lavoratrici e lavoratori dello stabilimento, ai quali va tutta la nostra vicinanza e solidarietà”. Così Simone Ziglioli, coordinatore Pd Valbormida, commenta la notizia sulla cessione da parte di Schneider Electric dello stabilimento di Cairo Montenotte, per cui è fissato uno sciopero venerdì 8 ottobre.
“La Valbormida da troppo tempo viene considerata come un buon bacino di voto al quale fare promesse, che puntualmente non vengono mantenute – afferma il dem -, ma soprattutto un territorio che si può svuotare di tutto, dalla sanità, ai servizi e al lavoro. Un continuo e costante impoverimento, non solo di un territorio ma anche un impoverimento per la dignità dei suoi abitanti”.
“Occorre un’ urgente e netta presa di posizione da parte dell’ intera comunità valbormidese e dei suoi amministratori – aggiunge – che insieme ai lavoratori delle Schneider e delle altre realtà produttive e associative locali facciano in modo di invertire il percorso di svuotamento attuale”.
“L’idea di sviluppo che ha visto, in anni passati nell’industria pesante, il motore economico e sociale del territorio, (periodo ormai concluso, per il quale tutti ricordano i benefici ma anche i costi molto alti che la comunità e il territorio stesso hanno dovuto pagare e pagano tutt’ora) va ripensata e progettata mettendo al centro percorsi di modernizzazione di accesso a nuove tecnologie e di sostegno alle microeconomie, il tutto con uno sguardo anche al ‘Polo’ capoluogo provinciale e alle opportunità che offre e che il territorio valbormidese può offrire ad esso”, conclude Zignoli.