Risiko

Savona, totogiunta: sorpasso Becco all’Urbanistica, a sinistra vogliono Ravera e non Branca. Bilancio a Rossello, Maricone o Auxilia?

Russo ha i numeri per imporre tre fedelissimi, Burlando rimarrebbe in consiglio a fare esperienza. Il nodo da risolvere è quello di Marco Lima

Savona. Non due, ma addirittura tre “esterni”. Tre persone di fiducia, inserite nel Laboratorio sin dall’inizio, e scelte quindi senza alcuna logica di partito. Quella che verrà si preannuncia una giunta legatissima a Marco Russo. Ci proverà,  il neo sindaco, ed è probabile che ci riesca: la vittoria bulgara al ballottaggio e le percentuali del primo turno (20% Pd quando ci si aspettava il 27%, 11% Patto) sono lì a gridare che sì, si è guadagnato il diritto di fare le sue scelte senza essere tirato per la giacca. D’altronde, tutti gli alleati sono concordi nell’ammettere che, a dispetto degli scettici, di chi lo vedeva troppo mollo e chi lo accusava di partire troppo in anticipo, questa vittoria elettorale è soprattutto sua.

L’INDISPENSABILE: ILARIA BECCO ALL’URBANISTICA

Un credito di fiducia che Russo pare pronto a giocarsi subito, imponendo ben tre nomi “suoi” nella sua squadra: i già vociferati Nicoletta Negro (attuale vicesindaco di Albissola Marina) e Francesco Rossello (ex segretario generale di Cgil Savona), ma soprattutto Ilaria Becco: lei, urbanista, sarebbe considerata ancora più dei primi due il vero elemento indispensabile della squadra. Quella davvero insostituibile, più di Negro (si occuperebbe di Cultura, ruolo che però potrebbero svolgere anche altri) e Rossello (indiziato numero uno per il Bilancio, ma esiste l’ipotesi di un tecnico).

La prima, interpellata martedì da IVG sulla possibilità di abbandonare la giunta di Nasuti per accasarsi con Russo, si è trincerata dietro il più classico dei “no comment”: il che significa, ovviamente, che un interesse c’è. Più perplesso sembrerebbe invece Rossello: in molti lo vorrebbero in squadra, ma lui non avrebbe ancora sciolto le riserve. E sullo sfondo, come raccontato ieri, c’è l’ipotesi di rivolgersi per il Bilancio a un tecnico, un “Silvano Montaldo del centrosinistra”: il profilo più simile sembra essere quello di Maurizio Maricone, mentre il più affine al Russo-style pare invece essere quello di Silvio Auxilia.

FUORI LUCA BURLANDO?

Tornando ai tre esterni, a fare posto a Becco sarebbe un assessore del Pd (anche alla luce del fatto che Negro è di fatto in quota Pd). Intoccabile Elisa Di Padova, toccherebbe dunque a uno tra Lionello Parodi e Luca Burlando farsi da parte. Il primo pare in vantaggio, e non solo perché più votato del secondo: ex sindaco di Albisola Superiore, andrebbe a colmare uno dei potenziali limiti della prossima giunta (la scarsa esperienza amministrativa). Per di più Parodi, stimato medico sceso in campo all’inizio solo per “aiutare” ma senza velleità, di fronte al buon risultato elettorale avrebbe iniziato ad accarezzare l’idea di un ruolo in giunta (“Sono a disposizione, ora ho anche più tempo che in passato…” ha detto martedì sibillino a IVG). Al giovanissimo Burlando toccherebbe quindi restare in consiglio comunale. Poco male, vista l’età: si potrebbe consolare con un “apprendistato” da capogruppo Pd, per poi iniziare ad amministrare tra 5 anni.

A SINISTRA SORPASSO RAVERA SU BRANCA

L’ingresso di Becco anziché Burlando creerebbe, ed è incredibile, un problema di parità di genere. Sono lontani i tempi in cui il centrodestra, alla disperata ricerca di assessori donne, “importava” da Genova Cristina Bellingeri e si inventava dal nulla una giovanissima Barbara Marozzi (fu scelta nelle ultime ore: il giorno della presentazione della giunta i suoi colleghi chiedevano ai giornalisti “chi fosse la ragazza”). Ma anche quelli in cui il centrosinistra dava un assessorato a una (nel 2011) giovanissima Elisa Di Padova, fresca di elezione con l’Italia del Valori e senza nessuna esperienza. Oggi, invece, le donne “papabili” abbondano, il che rappresenta a suo modo una notizia.

A ribilanciare gli equilibri di genere potrebbe essere il sorpasso a sinistra di Marco Ravera su Maria Gabriella Branca. Ieri davamo quest’ultima in vantaggio perché – spiegavamo – il primo “non sgomita” mentre la seconda sarebbe felice di un ruolo in giunta. Ma proprio questo diverso atteggiamento (già visibile anche in campagna elettorale, con il primo molto meno “visibile” della seconda) avrebbe colpito i compagni di partito. Ravera è inoltre un politico navigato da anni e anni in minoranza, e raccoglie anche a livello umano un consenso trasversale a tutte le forze politiche. In molti, quindi, all’interno della sinistra, spingono perché sia proprio lui a rappresentarli in giunta.

POZZO OUT, CHE FARE CON MARCO LIMA?

Due sono al momento le preoccupazioni, i “campioni di preferenze” che dovrebbero rinunciare a un posto in giunta. Ma se il caso di Marco Pozzo non rappresenta un problema (a tagliarlo fuori sarebbero la ragion di stato e la parità di genere), quello di Marco Lima è più spinoso. Nel Patto il posto in giunta, per curriculum e competenze, è di Riccardo Viaggi: una figura che nessuno pare mettere in discussione. Ma come lasciare fuori Lima, uno che ha preso quasi 500 preferenze? Decisiva sarà la decisione di avere 8 assessori (come sempre accaduto fino a pochi anni fa) oppure 9 (come stabilito da Ilaria Caprioglio durante il mandato). Il Pd all’epoca si era detto contrario all’aumento di assessori, difficile dire ora cosa deciderà di fare Russo.

LA POSSIBILE SQUADRA

totogiunta savona

Alla luce delle ultime indiscrezioni, e rispettando i vari criteri (parità di genere, bilanciamento tra forze politiche, preferenze e presenza di tre esterni) ecco quale sembra al momento la giunta più probabile. Partendo da in alto a sinistra: Barbara Pasquali (RiformiAMO), Elisa Di Padova (Pd), Nicoletta Negro (esterna ma anche in quota Pd), Ilaria Becco (esterna), Marco Ravera (Sinistra), Francesco Rossello (esterno), Riccardo Viaggi (Patto) e Lionello Parodi (Pd). Quattro uomini e quattro donne; tre esterni, “due assessori e mezzo” per il Pd, uno a testa per le altre tre liste. Con Marco Lima (Patto) eventuale nono assessore.

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