Savona. E’ Marco Russo il nuovo sindaco di Savona. Mentre lo scrutinio è ancora in corso , il vantaggio del candidato del centrosinistra è consolidato (con il 62,25% contro il 37,75% per 13.883 voti contro 8.419) e l’esito ormai certo: i savonesi hanno confermato il risultato del primo turno e deciso di “cambiare colore” all’amministrazione cittadina eleggendo Russo.
Addirittura ampliato, dunque, il vantaggio registrato 14 giorni fa, quando Russo aveva ottenuto il 47,79% con 11.971 voti mentre l’avversario del centrodestra, Angelo Schirru, si era fermato al 37,31%. Oggi Russo ha riottenuto gli stessi voti (con 51 seggi su 61 è a 11.099 voti) mentre Schirru ne ha persi moltissimi (è a 6.745), con un divario ancora più marcato rispetto a due settimane fa.
Non sono bastati a ribaltare la situazione l’apparentamento ufficiale con Luca Aschei (al primo turno 972 voti, 3,88% del totale) e l’appoggio esterno di Francesco Versace (312 voti, 1,25%). E anche la presunta “trattativa” con il pentastellato Manuel Meles, di cui si è più volte vociferato negli ultimi giorni con addirittura l’apertura da parte di Giovanni Toti a un ruolo per lui di presidente del consiglio comunale, non è servita.
Va detto che il dato più eclatante rimane l’astensionismo, persino superiore a quello del primo turno. Fin da ieri mattina la quantità di votanti si è attestata su cifre bassissime, e ieri sera si registrava addirittura un preoccupante -8%. Il nuovo sindaco, quindi, è stato scelto da un quarto dei savonesi aventi diritto di voto: un dato di cui la nuova amministrazione dovrà necessariamente tenere conto.