Presente il sindaco russo

Savona da oggi ha un’eccellenza in più: il Centro Gig per il disagio dei giovani dai 14 ai 25 anni

Diretto dal dottor Carrozzino vuole differenziarsi dagli ambienti ospedalieri. Metodi all’avanguardia

Generazioni in gioco Asl2

Savona. A volte sono le idee a fare la differenza. Accade a Savona grazie all’apertura, in corso Italia 15 rosso, nel tratto tra la fontana del pesce e la caserma dei carabinieri, del Centro Gig, Generazioni in Gioco.

L’idea è quella frullata nella mente del dottor Roberto Carrozzino, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Asl 2, che ne aveva anticipato i tratti a IVG in un’intervista dell’8 agosto scorso.

La sua proposta ha subito trovato un sostenitore convinto nel direttore generale di Asl 2, Marco Damonte Prioli, grazie a cui ha potuto diventare realtà con finanziamenti regionali.

E’ un luogo a cui possono approdare giovani tra i 14 e i 25 anni con problemi di dipendenze da alcol, sostanze stupefacenti o ludopatia, disagi di qualsivoglia tipo, magari solo bisogno di confrontarsi con qualcuno e scoprire che soltanto quello era il problema. Con la differenza, rispetto a qualche chiacchiera tra amici, che qui si hanno a disposizione fior di specialisti.

La caratteristica principale del Centro è che a tutto assomiglia fuorché a un ambulatorio o a un ospedale e questo aiuta – eccome – a sentirsi a proprio agio. Nulla a che vedere con il finire al pronto soccorso magari accompagnati da genitori sfiniti nel vedere il figlio rincasare all’alba in condizioni pietose. O ancora, cercare ascolto per problemi non gravi e trovarsi in coda con giovani alle prese con patologie devastanti.

Generazioni in gioco Asl2

Qui al Centro predominano i colori bianchi che pure emanano calore, alle pareti ci sono quadri e opere tutte ispirate al mare, in arrivo anche dai laboratori del Museo della ceramica. Tutto l’arredamento ricorda i migliori canoni minimalisti degli Anni 70 e 80.

Ha detto Damonte Prioli: “Noi crediamo molto in questa sperimentazione, in un modello diverso, e siamo soddisfatti, per una volta, di non dover parlare di ospedali nel cercare di prevenire e curare patologie che riguardano i giovani”.

Un approccio interdisciplinare, come ha ribadito il dottor Carrozzino: “Partiamo dalla valutazione dello stile di vita, indipendentemente dal nostro lavoro all’Asl, con la scopo di non dover per forza sanitarizzare il giovane che si è rivolto a noi, cerchiamo di intercettarne i disagi propri dell’età evolutiva, magari favorendo le buone pratiche”.

Il Centro può contare dunque su psicologi, psichiatri, neurologi, sul Dipartimento materno-infantile, su specialisti delle varie dipendenze, che possono indirizzare il ragazzo, se non se ne può fare a meno, verso le cure migliori o magari rispedirlo a casa per missione compiuta.

Generazioni in gioco Asl2

Lo psicologo del Ser.D (Servizio dipendenze) dell’Asl Maurizio Panza ha messo in risalto la collaborazione con le associazioni culturali, ludiche, sportive, mentre giova ricordare che si può accedere al Centro, in maniera totalmente gratuita, prendendo appuntamento per telefono o via mail. Ma ci si aspetta che i giovani possano essere qui indirizzati da altri servizi dell’Asl, medici di famiglia, pediatri, consultori, dal tribunale dei minorenni e ancora da scuole, prefettura, forze di polizia, servizi sociali, enti di formazione.

Al progetto collaborano Gruppo Redancia, Centro Scientifico Sanitario e Società Proteo, oltre che i “Peer educator”, ragazzi che da anni affiancano l’Asl in queste attività e che erano presenti anche ieri. Riservati, senza manie di protagonismo, ma pronti ad agire, novelli Peter Pan, perché un sogno, quello di aiutare gli altri, va sempre coltivato.

Abbiamo lasciato per ultimo il sindaco Marco Russo. Intanto c’era, ed è un buon segno. Ha detto: “In questo progetto al centro c’è il ragazzo, proprio come la città che io vorrei, integrata ed aperta.

Un progetto che può portare ad altre gemmazioni. Per questo Savona ringrazia tutti i promotori che sono qui con noi”.

Ecco, Signor Sindaco: da oggi Savona ha un’eccellenza in più. Quando le idee contano più dei soldi.

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