Idee

Savona 2021, ecco le ricette dei candidati sindaco a sostegno del commercio

Tutti partirebbero dalla riqualificazione dei quartieri e da sconti sulle tasse

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Savona. Le idee che i candidati sindaco mettono sul tavolo sono molte e diverse ma hanno un comune denominatore: chiunque sia, dal 5 ottobre o, nella peggiore delle ipotesi, dal 19 ottobre, il numero uno di palazzo Sisto adotterà provvedimenti a favore dei commercianti.

Il binomio supermercati e negozi di quartieri induce spesso la polarizzazione tra due schieramenti che prendono le difese di una o dell’altra parte. Ma come la pensano i candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre e quali iniziative vogliono mettere in campo?

Il dibattito sul tema si era acceso in occasione della contrattazione tra la società Binario Blu e il patron di Esselunga che avrebbe dopo la quale si ventilava l’ipotesi dello sbarco del noto marchio lombardo nella città della Torretta. E’ condivisa la necessità di partire dalla pulizia e dal decoro urbano e di rinegoziare gli affitti dei locali vuoti.

Aschei: “Manifestazioni di qualità per riqualificare la città”

Per il candidato di Andrea Oltre, Luca Aschei la riqualificazione della città è il punto di partenza. E’ poi fondamentale l’immagine che offre di sé la città: “La comunicazione è alla base del richiamo di nuovi clienti in un centro commerciale a cielo aperto quale è la città di Savona grazie ai suoi portici e all’isola pedonale”. In previsione anche interventi a favore degli esercenti: “A Savona sono tartassati dai costi delle insegne pubblicitarie e dalla Tari, la più alta della provincia. Bisogna ridurla. Concederò il suolo pubblico per i dehors a un prezzo minimo ma al tempo stesso istituirò una commissione che valuti la qualità degli stessi”.

Per riaprire le attività commerciali che sono state chiuse sia prima che anche a causa della crisi determinata dalle restrizioni della pandemia: “E’ necessario rinegoziare il prezzo degli affitti, sia dei locali di proprietà comunale che, fare da mediatore, per i privati. Un aiuto potrebbe essere istituire dei temporary shop”. Nessun conflitto tra grande distribuzione organizzata e negozi di quartiere: “Riescono a convivere se si aiutano i commercianti attraverso anche organizzazioni di via”.

Meles: “Ritornare a un dialogo tra amministrazione e commercianti”

Per il candidato sostenuto dalla lista del Movimento Cinque Stelle e dalla civica “ConTe per Savona” Manuel Meles è “importante tornare a un dialogo tra amministrazione e commercianti”. “Intendiamo abbassare Tari e Cosap ma sicuramente per noi è infattibile renderla gratuita”. Due i punti nevralgici nella proposta di Meles. La prima: “Permettere di avere installazioni temporanee all’esterno nei negozi come in occasione del Desbarassu”. La seconda: “Lanciare iniziative virtuose come il vuoto a rendere e la vendita di prodotti alla spina. Così nel primo caso gli esercenti hanno uno sconto sulla Tari e nel secondo producono una quantità inferiore di rifiuti”.

Un incentivo per le attività di nuova apertura: “Consideriamo di permettere di non pagare le imposte per i successivi 3 – 5 anni”. Un conflitto esistente tra supermercati (e anche centri commerciali) e negozi: “Con le Officine e Il Gabbiano sono stati svuotati i quartieri di Villapiana e di Legino”. Sul fronte burocrazia: “Prevediamo una collaborazione con la camera di commercio per aiutare i commercianti a districarsi tra la burocrazia”. “E’ finito il tempo delle grandi catene che si fanno concorrenza tra loro”, ne è sicuro Meles che ritiene Savona ormai una città satura e un No secco a qualsiasi altro supermercato: “Ci deve essere uno stop definitivo, gli investimenti devono rigenerare i quartieri e trasformarli in centri commerciali a cielo aperto nei quartieri”.

Versace: “I negozianti devono puntare sull’esclusività dei loro prodotti”

Il candidato di Savona Popolare Francesco Versace ricorda le azioni messe in campo dall’attuale amministrazione: “Io vengo dall’amministrazione uscente e in periodo di Covid ci siamo adoperati per mettere i commercianti nella possibilità di avere spazi esterni ed essere agevolati nello svolgere la propria attività riducendo le imposte sugli spazi pubblici e anche la Tari”. E Versace continuerebbe su questa scia.

La concorrenza della grande distribuzione può essere arginata “indirizzando l’attività su un ramo specializzato che possa dare esclusività a quel negozio con prodotti che non sono facilmente reperibili da altre parti”. Tante le realtà che hanno dovuto chiedere a causa della pandemia: “Io non posso entrare nel merito dei prezzi calmierati dell’affitto, invece per quanto riguarda le agevolazioni dei tributi comunali potrebbe essere valutabile per un certo periodo”.

Russo: “Azzeramento delle tasse è demagogia. La soluzione sono i distretti urbani del commercio”

“Il rilancio del commercio è fondamentale sia per l’attrattività della città e per la qualità della sua vita. I negozi di vicinato sono presidio del territorio”. Ne è convinto il candidato del centro sinistra Marco Russo. Per raggiungere questo obiettivo “occorre innanzitutto riaprire un dialogo costruttivo tra amministrazione e commercianti che in questi anni è stato interrotto”. E aggiunge: “La nostra proposta è di istituire distretti urbani del commercio aggregando i commercianti per zone della città, il centro medievale, il centro ottocentesco e i diversi quartieri” strumento grazie al quale “i negozi potrebbero reggere la concorrenza dei supermercati dell’e-commerce”.

Sono quattro le direttrici che guideranno l’azione di Russo in caso di vittoria: “Semplificazione burocratica attraverso un ufficio che aiuti i commercianti e gli artigiani nell’espletamento delle pratiche, realizzazione di manifestazioni individuando dei luoghi preposti nella città e dotate di attrezzature necessarie, bandi per l’apertura di nuove attività con agevolazioni”. Per quanto riguarda la riduzione delle tasse: “Ci sono dei vincoli di bilancio e proporre tagli eccessivi o addirittura azzeramenti in campagna elettorale è demagogia”.

Schirru: “Sconti sulle tasse e finanziamenti partecipando a bandi regionali”

“Il commercio va assolutamente sostenuto perché il Covid ha creato problemi enormi a questo comparto e il settore va sostenuto al meglio”. E’ questo il punto fermo del candidato del centro destra Angelo Schirru. Il primo passo è “la riqualificazione dei quartieri in modo da rendere la città più vivibile”. Per fare questo “è necessario creare delle isole pedonali in modo che si possa vivere e frequentare i quartieri e non solo parcheggiare, scendere dalla macchina, comprare e riandare via”.

Per quanto riguarda la riduzione delle tasse “proseguirei sull’onda delle decisioni prese da questa amministrazione”: riduzione della Tari e azzeramento o riduzione della Cosap “prestando attenzione alla cura dei dehors”. La possibilità a aprire a nuovi supermercati “è meglio evitarla in zone dove ci sono tanti negozi di quartieri” e “comunque serve uno studio con dati alla mano per verificare o meno l’opportunità”. Semplificazione sul lato amministrativo “attraverso degli sportelli in cui il Comune sostiene le associazioni di categoria”, “rinegoziazione dei canoni di locazione” e “partecipazione a bandi regionali come Fondo Artigiani Liguria”.

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