Iter

Raddoppio ferroviario, entro fine anno il progetto definitivo: opera completa nel 2029

Lo ha detto il commissario straordinario ingegnere Vincenzo Macello

raddoppio ferroviario

Finale/Andora. Per il raddoppio ferroviario tra Finale Ligure e Andora “sono previsti cinque anni e mezzo di lavori, quindi la nostra ambizione è arrivare alla conclusione nel 2029”. A dirlo, in occasione del vertice per la coesione territoriale e le infrastrutture che si sta svolgendo a Imperia, è il commissario straordinario ingegnere Vincenzo Macello. A riportarlo è Riviera24.

“A dicembre ultimeremo la progettazione definitiva, per poi partire con l’intesa Stato Regioni per l’approvazione progetto”, ha aggiunto durante il suo intervento. Il costo totale dell’opera si aggira intorno ai 2 miliardi di euro (1 miliardo e 900milioni di euro).

Grazie alla nuova infrastruttura sarà possibile aumentare le corse dei treni e ridurre i tempi di percorrenza (di 30 minuti) e diminuire la congestione del traffico. “Dobbiamo riuscire ad integrare il progetto con i territori – ha dichiarato Macello –. Il progetto deve essere condiviso e portare sviluppo”.

L’incontro su coesione territoriale e infrastrutture tra Piemonte e Liguria, promosso dal Comune di Imperia, si è tenuto questa mattina alla presenza del ministro per la coesionetTerritoriale e dei presidenti delle due Regioni Giovanni Toti e Alberto Cirio.

Il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri ha avuto “il piacere e l’onore di partecipare come relatore a questo importante evento tenutosi presso il Comune di Imperia su uno degli argomenti più importanti del nostro territorio e delle sue comunità, quello di infrastrutture, in un’accezione specifica come quella della coesione tra Regione Liguria e Regione Piemonte e con un significato particolarmente importante per la connessione tra le Province di Savona e Imperia in una visione unitaria del Ponente Ligure. L’occasione è stata molto importante perché è stato possibile confrontarsi con tutti gli altri relatori, tra i quali i presidenti delle due Regioni, Giovanni Toti e Alberto Cirio, e in particolare con il rappresentante del Governo Mara Carfagna ministro della coesione territoriale”.

Nell’ambito dello spirito e delle finalità complessive dell’evento in cui si è trattato ed evidenziato l’importanza e la necessità di procedere quanto prima ad una serie di interventi estremamente strategici per il territorio ma non solo provinciale, non solo ligure, ma di tutto il nord-ovest in visione ampiamente strategica di collegamento delle vie europee del commercio, da parte del Presidente della Provincia si è trattato in particolare della bretella autostradale Albenga-Carcare-Predosa.

“È stato un importante seguito dell’evento e della riattivazione dell’attenzione, che vuole essere assolutamente operativa e concreta del sistema partendo dal territorio fino in questo caso all’attenzione del governo con la presenza del ministro, su un argomento quale quello della realizzazione e pronta messa a terra di una progettazione esecutiva e che porti a poter programmare concretamente l’avvio dei lavori di quello che è un intervento assolutamente indispensabile per il nostro territorio.”

“Sono molto soddisfatto dell’occasione di questo intervento; non è un traguardo ma una parte di percorso molto importante che si è riattivato convintamente in sinergia con il territorio, le associazioni di categoria, gli operatori del settore turistico, trasportistico e logistico in particolare, e che non si vuol smettere di attenzionare per arrivare all’unico vero obiettivo che è quello della realizzazione dell’opera”, ha dichiarato il presidente della Provincia Olivieri.

“Siamo alla vigilia di un quinquennio che rappresenta un’occasione da non sprecare e per questo ritrovarci con tutti gli attori di sistema è importante. Io ricordo sempre che le opere che vanno ad insistere nel quadrante tra Ventimiglia e Sarzana non sono opere fatte solo per i cittadini della Liguria, ma sono opere di sistema che riguardano ovviamente la competitività del paese, del sistema industriale. Ci sono opere gigantesche e opere considerate minori comunque importantissime per i territori, basti pensare al Terzo Valico, alla riprogettazione della finale Andora per il raddoppio, alla Diga del porto di Genova. Aspettiamo notizie della gronda, quindi ben venga questo momento di riprogrammazione, ci auguriamo ovviamente che il governo stanzi i fondi, che le agenzie governative che devono realizzare le opere lo facciano, perchè dipendono per lo più da Anas, da RFI, dai nuovi commissariamenti, quindi monitoriamo e guardiamo con grande attenzione e speriamo che sia la volta buona”.

Così il Presidente di Regione Liguria oggi al Convegno sulla Coesione territoriale e Infrastrutture che si è svolto a Imperia, organizzato dal Comune e alla presenza del Ministro della Coesione Territoriale Mara Carfagna, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del vice presidente di Regione Liguria Alessandro Piana, dell’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone e dell’assessore all’Urbanistica Marco Scajola.

“Oggi più che mai è opportuno parlare anche di coesione territoriale – ha aggiunto il presidente Toti – andando oltre i binari, le strade, i parcheggi di interscambio e i porti. La coesione territoriale è qualcosa che inerisce direttamente a uno dei valori più importanti della democrazia, ovvero la pari opportunità di tutti i cittadini. Credo si debba anche iniziare ad invertire una visione della tutela dell’ambiente che per molti anni è stata associata più al non fare che al fare. E’ il fare che ci tutela e preserva l’ambiente. Non credo che stare in coda sulle nostre autostrade a bruciare benzina e gasolio sia un razionale utilizzo delle risorse della natura o un aiuto ad inquinare di meno. Credo invece che strade scorrevoli che ci consentano di arrivare da un punto all’altro siano quelle che tutelano la qualità della vita e del nostro ambiente”.

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