Cairo Montenotte. “Non mi aspettavo che i tempi si accorciassero, anche la sentenza dimostra che la situazione è difficile da affrontare, ma vogliamo delle risposte dalla Regione”. Così il sindaco di Cairo Montenotte Paolo Lambertini commenta la decisione del Consiglio di Stato di respingere il ricorso presentato dall’Istituto Galeazzi e dalla Regione contro il Policlinico di Monza per l’aggiudicazione della gara degli ospedali “San Giuseppe” di Cairo e “Santa Maria di Misericordia” di Albenga.
“Se questa sentenza riporta tutto a zero, la Regione ci dica che cosa succederà del nostro presidio – sottolinea il primo cittadino – Sappiamo quale sarà il contenitore, ovvero un ospedale di comunità, ma non quale sarà il contenuto”.
Con che cosa e come verrà riempito? Quanti posti letto avrà? Le nuove sale operatorie saranno funzionanti? Quali saranno i tempi di attesa? Sono queste alcune delle domande a cui la giunta cairese cerca risposte, dopo l’annuncio del presidente Toti di annullare la gara per la privatizzazione e trasformare la struttura in ospedale di comunità per poter accedere ai finanziamenti previsti dal Pnrr (con la speranza di avere un pronto soccorso che si allontana sempre di più).
E domani la richiesta sarà ufficiale. È programmata, infatti, alle ore 21 a Palazzo Pertini una seduta pubblica e straordinaria del Consiglio comunale a cui potranno accedere i cittadini (massimo 30, a cause delle normative anticovid). L’assemblea sarà incentrata proprio sulla questione dell’ospedale di Cairo con la maggioranza che si dice pronta a fare fronte comune con l’opposizione, altrimenti – dice Lambertini – “seguiremo la nostra strada da soli, tutte le volte che si è presentata l’occasione di fare qualcosa di concreto non ci siamo mai tirati indietro, anzi”.
La speranza è anche quella che i sindaci degli altri Comuni della Valbormida seguano l’esempio. “Se anche loro decidessero di fare la stessa richiesta alla Regione, sarebbe ancora meglio”, conclude Lambertini.