Polemica

Nomina “Liguria Digitale”, minoranze in Regione all’attacco: “Le competenze devono prevalere sulla politica”

Enrico Castanini sarà presidente e direttore generale, ma i gruppi di opposizione insorgono

liguria digitale

Liguria. “Un uomo solo al comando di Liguria Digitale: sarà presidente e direttore generale, questo quanto deciso dalla I commissione consiliare con il voto favorevole della maggioranza, l’astensione del partito Democratico e il nostro voto contrario (Lista Sansa, Linea Condivisa, Movimento 5 Stelle). Infatti, oggi il presidente della Regione Giovanni Toti ha indicato come candidato Enrico Castanini, già al timone della società da lustri. Con questa scelta viene meno quel principio di equilibrio tra il ruolo operativo e gestionale del direttore generale, e il ruolo politico dell’Amministratore unico”.

Lo affermano Ferruccio Sansa (Lista Sansa), Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e Fabio Tosi (Movimento Cinque Stelle), che tornano all’attacco sulle nomine nelle società partecipate della Regione Liguria.

“Castanini sarà alla guida di una società che negli anni ha mutato radicalmente l’oggetto della sua attività, aggiungendo oltre alle competenze informatiche, altri settori che ne hanno determinato un aumento consistente delle risorse economiche”.

“Da tempo come forze politiche chiediamo che Liguria Digitale, divenuta la principale partecipata della Regione, abbia un consiglio di amministrazione come Filse e altre partecipate. Serve un consiglio composto da persone scelte per competenze”.

“Purtroppo, Liguria Digitale è diventata in questi anni una società “onnivora”, alle dipendenze dirette della giunta, che agisce di fatto senza nessun tipo di controllo del consiglio regionale, che pur ne elegge l’amministratore”.

“Liguria Digitale nei progetti di Toti gestirà di fatto l’informazione della Regione, con sostanziose risorse economiche che per noi devono essere utilizzate nella maniera più adeguata e trasparente possibile”.

“Inoltre quest’anno, sempre per scelta della giunta, Liguria Digitale ha assunto anche compiti rilevanti in materia di appalti della Regione, che ne contribuisce definitivamente a modificare l’indirizzo istituzionale di questa azienda”.

“Come Lista Sansa, Movimento Cinque Stelle e Linea Condivisa ci batteremo perché questa società, con competenze cresciute in questi anni, oltre la propria missione istituzionale, sia affidata ad un consiglio di amministrazione che risponda veramente al consiglio regionale, evitando, come purtroppo è successo in passato, che questa azienda svolga un ruolo politico (vedi la questione comunicazione) pur avendo una natura di società”.

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