Decisione

Mussolini cittadino onorario di Noli, il sindaco: “Non lo sarà più. La revocheremo”

Fossati: "Considerate le innumerevoli, evidenti, legittime motivazioni sarà predisposta una delibera per revocare al Duce la cittadinanza onoraria"

Noli duce

Noli. Mentre il consiglio comunale di Finale Ligure ha respinto la mozione con cui “Per Finale” chiedeva la revoca della cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini, il Comune di Noli ha deciso di fare l’esatto opposto.

Lo ha annunciato il sindaco Luciano Fossati, che ha affermato senza mezzi termini: “Il Duce non sarà più cittadino onorario della nostra Città”.

“Un qualche dubbio, fra i tanti, e, soprattutto, grazie alla ricerca di uno storico, siamo venuti a conoscenza del fatto che fra i Cittadini Onorari del Comune di Noli vi è anche Benito Mussolini, – ha spiegato il primo cittadino. – La delibera di Consiglio Comunale con la quale si è conferita la Cittadinanza Nolese Onoraria al Presidente del Consiglio dei Ministri Benito Mussolini, è la n°. 113 del 13 maggio 1924″.

“Stupore, certamente, ma anche consapevolezza. Nessun revisionismo storico, ci mancherebbe, ne’ tantomeno un qualche biasimo verso gli amministratori dell’epoca; probabilmente non avevano grande libertà di scelta. La storia va sempre contestualizzata”, ha proseguito.

Ma ciò che è stato fatto in passato, non può non essere cambiato nel presente, almeno secondo Fossati, che ha aggiunto: “Oggi, invece, grazie a tutti coloro che hanno combattuto, anche a prezzo della vita, contro Mussolini e contro tutto quanto ha rappresentato e significato, ognuno di noi è libero di scegliere e il Comune di Noli sceglierà. Considerate le innumerevoli, evidenti, legittime motivazioni a breve verrà predisposta una delibera di Consiglio atta a revocare quella del 1924”.

Il Partito Comunista dei Lavoratori plaude alla “giusta decisione del Comune di Noli di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Ciò dimostra l’opportunismo dell’amministrazione di Finale Ligure che con argomenti speciosi ha rifiutato inspiegabilmente la proposta dell’ANPI e nulla ha detto rispetto l’altra richiesta storica (sempre ANPI) di apporre una lapide nell’edificio comunale che ricordi il sacrificio dell’avvocato Willermin, fucilato dai repubblichini a Savona come rappresaglia in risposta ad un’azione GAP” affermano dal PCL.

“Tale duplice rifiuto della giunta finalese è reso ancor più grave dalla concomitanza delle azioni squadriste alla sede Nazionale CGIL di Roma. Il PCL chiama tutte le forze antifasciste ad una vigilanza sul territorio contro eventuali ulteriori azioni di stampo fascista” concludono.

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