Viaggio nei misteri

Millesimo, gli spettri del convento che sconvolsero il “papà” di Sherlock Holmes fotogallery

Scrigno di una terribile tragedia, un dramma che sconvolse l'esistenza di un nobile di origini genovesi

Millesimo. La sala è buia. Cigola il pavimento in legno. Poi le luci si accendono: d’improvviso, le piccole sfere luminose, svelano la volta del soffitto, la suggestione della magnifica colonna nera, e ancora, il camino imponente. C’è una vetrata che dá sul parco. La tenda chiara riporta un ricamo viola e mostra i rami del secolare ippocastano: sono scheletri sottili che tendono i propri artigli al cielo, oggi bianco. Evanescente come la nebbia che sale dal prato.

Gli anni che trascorse qui il marchese Carlo Centurione Scotto. Nel castello, prima convento di Santo Stefano, la sua dimora. Scrigno di una terribile tragedia: la morte del figlio che si inabissò nelle acque del lago di Varese con il suo idrovolante. Un dramma che sconvolse l’esistenza del nobile: origini genovesi, le sue.

Da quel giorno, il perenne e disperato tentativo di raggiungere il primogenito Vittorio. E fu proprio in questo salone che, convinto di possedere facoltà paranormali, diede inizio a una serie di sedute medianiche.

L’episodio più clamoroso avvenne in quella del 28 luglio 1928. Era sera, il buio. Le porte chiuse. Il marchese Carlo, che poi smise di rispondere. Quando si accesero le luci, lui non c’era. La sua sedia era misteriosamente vuota. Iniziò quindi una ricerca frenetica per tutto il Palazzo. Fu, dopo ore, il secondogenito Mino, di ritorno a notte fonda, a trovare il padre addormentato. Altrove, nelle scuderie. In una sala chiusa a chiave dall’interno. Vicino al chiostro di straordinaria bellezza.

Il genovese Ernesto Bozzano, parapsicologo che partecipó a numerose sedute, a lungo si occupò del caso che ebbe eco mondiale portando il nome di Millesimo alla ribalta delle cronache internazionali. Così che anche la Società per la Ricerca Psichica di Londra venne a conoscenza del fatto e ritenne l’episodio della dematerializzazione del marchese non meritevole di credito per via dell’assenza di adeguati controlli.

I dubbi espressi dalla società portarono addirittura alle dimissioni di Sir ArthurConan Doyle, autore di Sherlock Holmes. Un pomeriggio senza sole. La nostra guida è Michele Buzzi, esperto di storia locale, bravo scrittore. Lui ci racconta in questo castello dove, non sappiamo perché, la realtà è cosa ben lontana. Mi ipnotizza stare qui. Sono gli anni di D’Annunzio.

Il senso profondo, autentico del bello. Lo vedi, lo sfiori, entra dentro. Gli affreschi di Coppedé. Il nero lucido del pianoforte a coda che suona nella penombra. La musica che accorda le brume di questo molle autunno che si infiltrano, come Anime, tra il viola e il rosso dell’antico giardino.

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