Vado Ligure. Sesto risultato utile consecutivo. 11 punti e una sola sconfitta in 8 partite (dieci, considerando anche la Coppa Italia). Di questi tempi, un anno fa, il presidente Franco Tarabotto avrebbe forse stappato ben volentieri una bottiglia per brindare.
Il Vado allestito quest’anno però, anche alla luce delle prime uscite, comporta un altro tipo di aspettative.
La partita pareggiata ieri 2 a 2 al “Chittolina” contro il Fossano, per certi versi, ha rappresentato un piccolo passo indietro sul piano della prestazione. La squadra, seppur con assenze importanti, ha lasciato perplesso l’allenatore Solari nell’atteggiamento e nell’interpretazione dei momenti della gara.
Il Vado è partito col giusto piglio, cambiando subito il parziale e creando alcune opportunità per raddoppiare. Al quarto d’ora anche la buona sorte non ha aiutato; una punizione calciata da Costantini si è infatti infranta sull’incrocio. Ennesimo legno colto dai vadesi (il settimo in 8 uscite, record del girone).
Un incontro quindi che pareva in discesa, sbloccato dopo cinque minuti, ma che però poteva complicarsi e stava sfuggendo di mano. A rimetterlo nei binari ci ha pensato l’espulsione del centrocampista ospite Della Valle, un minuto dopo il gol dell’1-2 piemontese. Nell’ultima mezz’ora il Vado, con l’uomo in più, è pervenuto al pareggio ma non ha trovato la stoccata del k.o., dimostrando troppa frenesia a poca lucidità nelle giocate degli ultimi venti metri. L’analisi dell’allenatore savonese Solari:
“Sono un po’ amareggiato e deluso dall’andamento della partita. Quando fai 20/25 minuti come abbiamo fatto noi nel primo tempo, da padroni assoluti del campo, creando non so quante situazioni e occasioni, non puoi trovarti sotto a inizio ripresa”.
“Non capiamo i momenti della partita. Al primo tiro degli avversari, su un rilancio, abbiamo preso gol e ci siamo disuniti“. prosegue Solari.
La chiave quindi un Vado forse troppo lezioso, che deve imparare a districarsi non solo colpendo col fioretto ma anche a fare gara sporca. Con maggiore spirito “operaio”; riuscire dunque anche a chiudersi e soffrire – se necessario – e poi ripartire, sfruttando l’ampiezza.
Dall’altra parte, anche l’intuizione del mister piemontese Viassi, il quale proprio a metà del primo tempo ha fatto decentrare a sinistra il suo giocatore Coulibaly, portando più gamba e fisicità nella corsia laterale.
“Loro dopo l’1-1 hanno preso fiducia . Dobbiamo essere più umili nel rincorrere l’avversario e cercare poi eventualmente anche lo spazio per ripartire.
Non è che dobbiamo avere il possesso del pallone per 90′. Ci sta che in altri frangenti lo abbiano anche gli altri. Dobbiamo avere più personalità”.
L’indisponibilità della “coppia-gol” Aperi e Lo Bosco, entrambi acciaccati, può avere sicuramente pesato, ma il tecnico rossoblù non vuole cercare scusanti:
“La squadra nel secondo tempo, nonostante i cambi, era poco lucida. Ha commesso troppi errori, non mi è piaciuta molto. Ovviamente la mancanza di uomini per noi molto importanti può avere influito. In determinati momenti della partita, quando c’è bisogno della giocata risolutiva, possono essere sempre determinati”.
A tal proposito, ora una settimana intera per recupere con calma gli infortunati e preparare la partita successiva. Domanica trasferta a Novara: sfida stimolante e ricca di fascino, contro una nobile decaduta. Una formazione costruita per il salto di categoria, unica nel girone ancora imbattuta.