Editoriale

Sedicesimo sindaco

Marco Russo, il ballottaggio è già il passato: la città aspetta un rilancio su pulizia, sanità ed eventi

La dignitosa sconfitta di Schirru, alle prese con l’incerto futuro del centrodestra

Marco Russo Savona

Savona. C’è come la sensazione, soprattutto in una parte di città, la città che lavora e che aspetta il rilancio, che campagna elettorale e ballottaggio siano ormai lontani. Anche l’assenteismo passa agli archivi (“Bisogna coinvolgere i cittadini, conquistare la loro fiducia, riavvicinarli alla politica” ecc. ecc.: siamo d’accordo). Tocca a Marco Russo, che ora la sua giunta è finalmente “costretto” a svelarla.

Ha tenuto per sé le deleghe a porto e decoro urbano (la provocazione è che se avesse potuto se le sarebbe tenute tutte). Decoro urbano vuol dire rifiuti e pulizia della città: vedremo quali saranno gli interventi strutturali, ma da domani sarà alle prese con chi segnala cumuli di rifiuti, marciapiedi marci per i liquami e chi più ne ha più ne metta. Gli consigliamo di risparmiare ai savonesi, se mai avesse l’intenzione di farla, la predica sulla maleducazione. Sarebbe sacrosanta, beninteso, ma per una volta potrebbe cominciare dall’altro capo del problema, che significa comunque toglierli, i rifiuti. Per sua fortuna l’inverno allontana un po’ i topi, che spesso sguazzano felici tra i cassonetti. Sarebbe anche significativo che, pur con tutte le cose che avrà da fare, andasse di persona a rendersi conto almeno delle situazioni più inquietanti.

Russo vuole giustamente cominciare i suoi impegni ufficiali dai 30 anni del Campus, ma potrebbe anche ricordare che, al confronto di IVG per il ballottaggio, il rappresentante degli studenti ha detto che per loro il vero problema è che a Savona non sanno che fare finite le lezioni, e tra l’altro non si capisce come rientrerebbero a Legino data l’assenza di bus dopo una certa ora.

Si arriva così al capitolo degli eventi, che significa incanalare bene le energie di chi vuole divertirsi e soprattutto promuovere la città nel Nord Ovest. È da tempo convinta opinione di chi scrive che la giunta uscente su questo fronte abbia fallito, a cominciare dal mancato coinvolgimento di Darsena e spiagge. L’esito dei Giovedì di Luglio purtroppo si commenta da solo.

Non è il caso di riproporre la lista della spesa, ma risulta poi evidente che la Sanità sta ai primi posti, dalle liste di attesa troppo lunghe alla difesa del San Paolo, ridicolmente definito da Toti “ospedale cittadino”. Toti è uomo di mondo, è possibile parlarne assieme a lui con franchezza, in attesa che i benemeriti Amici del San Paolo, terminata la campagna elettorale, facciano finalmente sentire la loro voce.

Detto del nuovo sindaco, passiamo agli sconfitti. È proprio nel momento più buio che abbiamo conosciuto altri aspetti positivi del candidato Angelo Schirru, con la non rituale visita al quartier generale di Russo e la promessa di fare quel che in politica di definisce “opposizione costruttiva”. Qui, fossimo in lui, non saremmo così convinti: non saremmo cioè sicuri che riuscirà a incanalare nell’atteggiamento che desidera l’esuberanza – chiamiamola così – di alcuni dei suoi. Che farà in questo caso Schirru? Tutto da seguire, con interesse e un minimo di suspense, il futuro politico del candidato sconfitto.

Il centrodestra è alla resa dei conti, con il povero Piero Santi costretto all’opposizione nonostante le sue 1300 preferenze: ma molti cittadini si rivolgeranno ancora a lui, che saprà cavarsela anche dall’altra parte della barricata.

Resta Ilaria Caprioglio, la sindaca uscente, a cui va concesso l’onore delle armi. Inutile riesaminare il perché della sua uscita di scena e il percome di che cosa sia riuscita a fare e a non fare. Certamente non si è resa conto che Savona gli ha voltato piano piano le spalle, passando da un largo consenso a critiche sempre più frequenti e spesso feroci. L’operato della giunta (al di là delle sue colpe personali) è uno dei motivi principali della sconfitta del centrodestra, ora così diviso da rendere difficile comprenderne i contorni prossimi futuri.

Da oggi, 20 ottobre 2021, alle 16.30, Marco Russo sarà il sedicesimo (malcontato) sindaco di Savona. Sono passati due giorni dalla festa ai Serenella, tra urla di gioia e qualche lacrima soprattutto dei vecchi compagni, ma sembra passato un secolo. Il futuro è adesso.

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