Questo pomeriggio

Manifestazione a sostegno di Mimmo Lucano a Savona, Coordinamento Antifascista: “Ci saremo anche noi”

“Solidarietà a Mimmo, ma solidarietà a tutte le persone colpite da quella che oramai è una chiara repressione del dissenso”

Domani pomeriggio a Savona:  presidio di solidarietà a Mimmo Lucano ed alla città di Riace

Savona. “Solidarietà a Mimmo, ma solidarietà a tutte le persone colpite da quella che oramai è una chiara repressione del dissenso”. È con queste parole che il Coordinamento Antifascista savonese ha annunciato la sua presenza alla manifestazione a sostegno di Mimmo Lucano.

Si terrà questo pomeriggio (6 ottobre), alle 17,30, in piazza Mameli a Savona. A lanciare la proposta sono state varie associazioni e organizzazioni savonesi, tra cui Acli, Aned, Anpi, Arci e Cgil.

Un “presidio di solidarietà e comunanza” per manifestare il proprio sostegno a Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace condannato a 13 anni e 2 mesi di carcere (il doppio di quanto chiesto dai pm) per vari reati tra cui associazione per delinquere, falso in atto publico, truffa, abuso d’ufficio e peculato (ma non favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, accusa caduta già prima di arrivare alla sentenza).

Di seguito, la lettera di solidarietà al primo cittadino del Coordinamento Antifascista: “Anche noi saremo in piazza a portare la nostra solidarietà a Mimmo Lucano colpito da una condanna sproporzionata, praticamente il doppio della pena richiesto dal PM. Condanna che vuole essere ‘esemplare e intimidatoria’ per colpire l’attivismo sociale, colpire la figura di chi, mentre ricopre un incarico istituzionale, mette in discussione leggi la cui applicazione contrasta con gli elementari principi della solidarietà umana”.

“Condanna con cui lo stato (minuscolo voluto) vuole intimorire i suoi cittadini, nessuno deve contrastare le disposizioni emanate da chi detiene il potere, potere che non appartiene più al popolo, come sarebbe giusto in una democrazia, ma ad una oligarchia serva di un sistema basato esclusivamente sul profitto e, conseguentemente, sullo sfruttamento. Solidarietà a Mimmo,  ma solidarietà a tutte le persone colpite da quella che oramai è una chiara repressione del dissenso. Mai come oggi uno stato democratico colpisce con la sua mano chiunque voglia alzare la testa mettendo in discussione le decisioni prese a palazzo”.

“Colpiti gli attivisti antifascisti in tutta Italia, solo a Genova sono 50 a processo e pure nella nostra città un antifascista è sotto processo. Colpiti gli attivisti NO TAV della Val Susa, ultima condanna in ordine di tempo è l’estradizione in Francia di un attivista solidale con migranti che volevano attraversare il confine; una donna sta scontando una pena di anni due ai domiciliari  per aver fatto volantinaggio e questi sono solo due esempi. Colpiti con la “sorveglianza speciale”, retaggio del codice Rocco emanato in epoca fascista, ragazze e ragazzi colpevoli di aver combattuto in Rojava contro l’ISIS (nemico dell’occidente !?) in solidarietà e a fianco del popolo curdo”.

“Sempre con lo stesso odioso strumento sono colpiti compagni anarchici con accuse strumentali, ovvero per le loro idee: spesso la motivazioni è di professare idee e attuare condotte contrarie all’ordine costituito, ovvero essere anticapitalisti e solidali. Con l’assoluzione a Genova di tre compagni accusati di terrorismo,
dimostra l’ennesimo flop della procura nella sua crociata;  i compagni hanno però scontato due anni e mezzo di carcere preventivo in alta sorveglianza. Colpiti i lavoratori della logistica con denunce di resistenza
dopo essere stati caricati dalle forze di ps durante i presidi di protesta sostenuti dai sindacati di base”.

“Quando non interviene la ps intervengono squadracce private a bastonare i lavoratori
o in alternativa vengono fomentati altri lavoratori a forzare i picchetti con i loro camion
e succede che un Adil qualunque perda la vita. In queste situazioni le efficienti forze di ps restano casualmente lontane dai fatti e intervengono a fatti avvenuti. Colpiti per la colpevole assenza delle istituzioni i lavoratori delle industrie che si sono visti licenziare tramite mail o messaggio sul cellulare dall’oggi al domani, da aziende produttive che sfruttano le persone fino a che una delocalizzazione  non permetta loro profitti migliori”. 

“Solidarietà a Mimmo Lucano che in questo momento rappresenta la punta dell’iceberg della violenza di stato che colpisce tutti, la parte sommersa dell’iceberg non è da dimenticare ed invitiamo tutti coloro che scendon in piazza per Mimmo a riflettere. E’ un reato alzare la testa, è reato la coerenza come la difesa delle proprie idee e dignità. Chi resiste e non si rassegna continuerà a farlo”. 

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.