Valbormida. “La valbormida non è un’isola. Ecco giunta la prima condizione meteo avversa e la nostra cara Valle resta tagliata fuori dalla Costa, peccato che gli ospedali, il Tribunale ed altri sedi importanti da raggiungere come la scuola o i luoghi di lavoro restino preclusi ai valbormidesi”. A parlare, in una nota, sono Roberto Mlinaro, Christian De Vecchi, Gabriele Badano, Giacomo Pronzalino e Sergio Colombo, rispettivamente sindaci di Cosseria, Carcare, Plodio, Murialdo e Pallare.
“Cadibona chiuso, autostrada A6 allagata, l’elisoccorso può alzarsi in volo con questi temporali? – si domandano -. E si ha il coraggio di affermare che la Valbormida non abbia bisogno di un Pronto Soccorso? Neppure noi amiamo i bla bla bla ma non siamo disposti neanche ad una serie di risposte negative. I Cittadini Valbormidesi non devono vivere nell’ansia di non poter raggiungere un ospedale, ogni qualvolta si presenti una pioggia, dobbiamo comprendere che il nostro terriorio è fragile, ciò significa che non si puà continuare a ragionare per numeri ma va tenuto conto dell’aspetto morfologic”.
“Ora il 118 ha diramato l’ordine alle pubbliche assistenze di portare eventuali persone da soccorrere a Ceva o a Mondovì rispettivamente distanti 30 e 50 km dall’ospedale di Cairo Montenotte. I 42.000 Valbormidesi Liguri e gli amici Valbormidesi del Piemonte non lo meritano” concludono.