"presenza scomoda"

Legname sulle spiagge savonesi, la protesta: “Così si destagionalizza il turismo?”

Si attende l'ok allo stato di emergenza per i danni del maltempo, solo così il via libera alle ordinanze comunali

Liguria. La recente ondata di maltempo ha colpito soprattutto le zone dell’entroterra savonese, tuttavia anche i litorali e le spiagge savonesi sono state interessate dalla mareggiata che ha, come spesso accade, riversato diverso materiale e legname, accumulato e accatastato, ma ancora presente in molti comuni della riviera.

Questo e lo scorso week end, complice anche il bel tempo, non sono mancati i turisti e i visitatori, senza contare che molti territori come il finalese e il pietrese sono nel pieno della stagione outdoor: ecco lo scenario di bici ed Mtb sulle spiagge, per una pausa, ma sullo sfondo di tronchi, arbusti e altri “residui” dell’allerta meteo del 4 ottobre scorso.

Diverse le segnalazioni, ma nonostante le legittime lamentele c’è una normativa ben precisa che regola la procedura: l’abbruciamento disposto in questi casi è legato al riconoscimento dello stato di emergenza da parte del governo su situazioni emergenziali, “come è stato richiesto l’8 ottobre scorso da Regione Liguria al Dipartimento Nazionale di Protezione civile a seguito del maltempo del 3-4 ottobre. Non appena verrà riconosciuto lo stato emergenza da Roma – in virtù di una delibera regionale dell’ottobre 2015 che ha previsto procedure semplificate – i Comuni interessati possono fare loro ordinanze contingibili e urgenti con cui dispongono gli abbruciamenti (secondo le modalità previste)” ricordano da Regione Liguria.

L’assessore Giacomo Giampedrone aveva sostenuto una regolamentazione per sveltire le procedure e andare incontro alle esigenze dei Comuni, con la possibilità di bruciare il legname sulle spiagge o prelevarlo direttamente a fronte del riconoscimento di uno stato di emergenza per calamità, indipendentemente da un’ordinanza della Protezione civile nazionale. Le linee guida approvate consentono infatti ai privati di prelevare direttamente il materiale dalle spiagge e di bruciarlo in impianti termici civili, prevedere il trasferimento in impianti autorizzati al trattamento di biomasse oppure bruciarlo direttamente sulla spiaggia, a patto che non siano cumuli superiori a 3 metri cubi.

Non appena sarà approvato lo stato di emergenza per la Liguria i Comuni liguri potranno disporre le rispettive ordinanze per gli abbruciamenti del materiale ligneo sul posto e ripulire così sia le spiagge che l’alveo dei fiumi.

Nelle segnalazioni, però, c’è anche chi ritiene questa procedura non idonea alla destagionalizzazione del turismo, con riferimento alle mensilità di settembre e ottobre, periodo nel quale si verificano ondate di maltempo e/o mareggiate: “Sono passate due settimane dall’allerta meteo, con due fine settimana di bel tempo che ha spinto molti a recarsi sulle spiagge e i litorali. Se bisogna attendere ogni volta lo stato di calamità naturale le tempistiche sono troppo lunghe…”.

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