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Nera-mente

La vera storia di Halloween

"Nera-Mente" è la rubrica di Alice: un viaggio tra i fatti oscuri dell'attualità

Generico ottobre 2021

Si avvicina la famosa notte delle streghe, la cui celebrazione, molto diffusa in America e Inghilterra, negli ultimi anni ha preso piede anche in Italia.

Nelle sue antiche origini, Halloween corrispondeva al capodanno celtico, la cosiddetta festa di Semhain. Per i celti, popolazione che viveva del suo raccolto, Semhain era la festa che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno e allo stesso tempo l’ultimo raccolto prima dell’inizio della stagione fredda, l’occasione in cui si mettevano da parte le provviste per superare il freddo inverno nordico. Rappresentava quindi un momento di passaggio, fuori dal tempo: in questo momento di mezzo, infatti, i Celti credevano che la parete che divide il regno dei morti da quello dei vivi si assottigliasse e che i due mondi potessero entrare in comunicazione: i morti potevano tornare nel mondo dei vivi ed entrare in contatto con essi.  Da qui l’origine “mortuaria” della nostra festa di Halloween.

I Romani, più tardi, fecero coincidere la festa di Semhain con la loro festa dei morti, che celebravano il 2 maggio. Saranno i cristiani, più avanti, a spostare questa ricorrenza al giorno 2 novembre.

Semhain, l’antenato del nostro Halloween è dunque una festa che viene dall’Irlanda, dove la cultura celtica ebbe più lunga fortuna. Ma in che modo la festa di Halloween è giunta negli Stati Uniti? Tramite le migrazioni. Quando nel corso dell’800 molti irlandesi, spinti dalla povertà, decisero di emigrare verso le nuove terre americane, portarono con sé molte delle loro tradizioni, tra cui quella del capodanno celtico, ovvero Halloween. Negli Stati Uniti la festa ha poi preso il carattere che oggi conosciamo, scadendo negli ultimi anni anche nel consumismo dilagante e perdendo i suoi significati originari.

IL SIGNIFICATO DELLA ZUCCA E LA STORIA DI JACK O’LANTERN

Lo sappiamo, il simbolo più famoso di Halloween è la zucca con la faccia. Il procedimento per crearla è molto semplice: si prende una zucca, la si svuota del suo contenuto, si intaglia creando un volto inquietante o allegro, ed al suo interno si colloca una candela. Si pone poi come decorazione nelle case la notte di Halloween.

Questo simbolo, apparentemente molto moderno, depone in realtà le sue radici in un’antica leggenda irlandese, quella di Jack-o’-lantern.

Jack era un irlandese, di professione fabbro, alcolizzato. Si narra che quest’uomo riuscì a più riprese ad ingannare il diavolo: durante il loro primo incontro, Jack chiese al diavolo di trasformarsi in una moneta, di modo da potersi pagare la sua ultima bevuta, prima di consegnargli per sempre la sua anima. Ma una volta che il diavolo si trasformò, Jack estrasse una croce ed il demonio, paralizzato, non riuscì a tornare sé stesso. Per riottenere la sua identità e non restare per sempre una moneta, promise a Jack che non lo avrebbe infastidito per il successivo decennio.

Dieci anni dopo, quando il diavolo tornò, Jack riuscì ad ingannarlo nuovamente: lo convinse a salire su un albero per raccogliergli una mela, posizionando poi una croce alla base dell’albero, in modo da impedirgli di scendere. A questo punto, costretto a tornare a patti con Jack,  il diavolo gli promise che gli sarebbe stato risparmiato l’inferno.

Tuttavia, una volta morto, ed essendo stato in vita un gran peccatore, a Jack venne rifiutato l’ingresso in Paradiso. Il diavolo, contento di potersi rifare per i tanti inganni subiti da Jack, gli negò anche l’accesso all’Inferno, così che da allora Jack fu costretto a vagare da morto nel mondo dei vivi. Il diavolo, come ultimo dono, regalò a Jack una fiamma eterna dell’Inferno, impossibile da spegnere, che Jack posizionò all’interno di una rapa.

Questa leggenda narra di come la notte di Halloween Jack vagò per le strade alla ricerca di un rifugio, e gli abitanti appesero delle rape-lanterne fuori da casa per indicargli che lì non c’era posto per lui.
In seguito, quando la festa si sposterà negli Stati Uniti, la rapa verrà sostituita da una  zucca, perché più semplice da reperire in quelle terre.

DOLCETTO O SCHERZETTO?

Anche la tradizione del “dolcetto o scherzetto” di Halloween deriva dalla leggenda di Jack, ed in parte da quella di Semhain. Tra gli spiriti dei morti che durante la notte di Halloween vagano per il mondo dei vivi c’è quello del malvagio Jack, che va per le case recitando la terribile formula “trick or treat?”, che letteralmente vuol dire “sacrificio o maledizione?”, decisamente più minaccioso della traduzione moderna,“dolcetto o scherzetto”. Per questa ragione, la leggenda racconta che fosse preferibile pagare il proprio sacrificio a Jack ed evitare di farlo arrabbiare, al fine di evitare che la casa e i suoi abitanti fossero maledetti e sottoposti di conseguenza a sfortuna e malattie. Di qui anche l’usanza, di cui abbiamo già parlato, di posizionare la notte di Halloween delle zucche sulla porta per cacciare Jack.

Un’altra tradizione lega invece il “dolcetto o scherzetto” all’usanza medievale dei mendicanti di chiedere l’elemosina il giorno di Ognissanti in cambio della promessa di pregare per i defunti del donatore in occasione della festa dei morti del 2 novembre. Questo ci dimostra che la festa di Halloween e le sue usanze si sono costruiti nel corso dei secoli attraverso la sovrapposizione di leggende e tradizioni legate a varie epoche e diverse tradizioni. Halloween, come altre feste moderne, è il risultato di una lunga serie di trasformazioni e mescolanza di vari elementi di origine diversa.

“Nera-mente” è una rubrica in cui si parla di crimini e non solo, scritta da Alice: clicca qui per leggere tutti gli articoli

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