Savona. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale per l’atteso ballottaggio a sostegno di Marco Russo e della coalizione di centro sinistra è arrivato a Savona, alla SMS Milleluci di Legino, il ministro del lavoro Andrea Orlando.
“La scelta di chiudere oggi la campagna elettorale con la mia presenza non è tanto riferita alla mia persona, ma al ruolo che svolgo come ministro del lavoro – afferma Orlando -. Si tratta di un segnale per mettere il lavoro al centro dell’ultimo passaggio elettorale. Credo sia una scelta molto giusta perché penso sia proprio il lavoro la principale preoccupazione degli italiani”.
“Una volta che si è sgonfiata la bolla del populismo e dopo questo momento di difficoltà torneranno le gerarchie fondamentali delle questioni – prosegue il ministro -. Io penso che alla fine se parliamo alle persone normali il tema fondamentale è il lavoro, la sua difesa e la sua qualità, la conquista del lavoro per le nuove generazioni“. Nell’incontro savonese a tenere banco sono infatti i temi del lavoro e della ripartenza economica, con molte vertenze industriali aperte e una riconversione produttiva e occupazionale ancora “under construction” per tutto il comprensorio savonese.
Ma venendo al tema del ballottaggio che si terrà domenica 17 e lunedì 18 ottobre, il ministro Orlando dichiara: “Credo ci siano le condizioni per dare un’amministrazione solida che sia in grado di affrontare una situazione difficile come quella che ci troveremo di fronte nei prossimi mesi. Abbiamo iniziato a sconfiggere il virus, ma non le conseguenze. Quindi un sindaco che ha avuto un largo consenso nel primo turno, che ha costruito la propria campagna elettorale nel rapporto con la città, credo sia la miglior risorsa che possiamo mettere in campo in questo momento”.
“Non bisogna però mai dare nulla per scontato per il risultato – tiene a dire infine il ministro -, perchè il secondo turno è un’altra cosa. Dobbiamo anche tenere conto dell’astensionismo e credo che il candidato del centrosinistra Marco Russo abbia tutta la volontà di farsi carico di tutte le domande di chi non si è espresso al primo turno”.