In sicurezza

Green Pass, Fipe-Confcommercio: “Nel savonese massimo rigore sulla clientela e il personale”

"Nei bar e ristoranti della provincia nessuna sanzione segnalata e il circa 10% dei lavoratori non in regola si sta muovendo per le somministrazioni vaccinali"

Primo giorno per il Green Pass obbligatorio

Savona. Nell’ultimo mese e mezzo i titolari di bar e ristoranti del savonese si sono dimostrati straordinariamente diligenti nell’applicazione della norma che li obbliga a verificare il green pass dei clienti che intendono consumare all’interno dei locali.

“Dai controlli effettuati fino ad ora non ci risultano sanzioni o violazioni della norma – afferma Pasquale Tripodoro, presidente provinciale Fipe-Confcommercio -. Tutti i pubblici esercizi stanno dimostrando massima serietà in un un settore troppo spesso sommariamente accusato di voler eludere le regole, ma è anche la dimostrazione del desiderio di centinaia di migliaia di imprenditori di tornare a lavorare in sicurezza e con continuità, tanto da assumersi compiti di controllo che certo non sono propri di chi si occupa di ospitalità”.

“L’obiettivo è tornare alla piena normalità evitando ad ogni costo altre possibili limitazioni, quindi la sicurezza sanitaria, legata alla certificazione richiesta così come le stesse mascherine quando obbligatorie, è questione prioritaria” aggiunge.

A livello nazionale sono stati oltre 8mila i controlli effettuati dai carabinieri dei Nas e le sanzioni hanno riguardato appena il 5% delle imprese, di cui solo una piccola parte i pubblici esercizi.

Ma sul green pass c’è anche la questione dell’obbligo sui luoghi di lavoro, quindi i titolari di impresa hanno dovuto verificare che i loro dipendenti e collaboratori fossero in regola: “Dai primi dati e da una prima analisi è emerso che solo il 10% del personale era sprovvisto di green pass” sottolinea ancora Tripodoro.

“Considerando che la procedura dei tamponi rimane difficile e non certo semplice per un lavoratore del settore nella sua quotidianità, tra coloro che erano senza la certificazione sono in molti che si sono attivati per le somministrazioni, dunque un altro segnale di spinta ai vaccini per ottenere il green pass e non avere quindi problemi di sorta nei rispettivi posti di lavoro”.

“I pubblici esercizi savonesi possono essere ora considerati un esempio anti-Covid e Fipe Confcommercio è soddisfatta dell’applicazione da parte di bar e ristoranti delle norme in vigore” conclude il presidente provinciale dell’associazione di categoria.

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