Savona. “Ilaria Caprioglio andò al ballottaggio con il 26% delle preferenze, mentre Angelo Schirru ci va con il 37%. Inoltre, il secondo partito di Savona e primo partito del centrodestra è il partito di cui sono coordinatore regionale”. È complessivamente ottimista Angelo Vaccarezza, coordinatore regionale di Cambiamo, mentre commenta l’esito delle elezioni amministrative nel Comune di Savona.
Ma oltre agli aspettavi positivi di un risultato che sulla carta tanto positivo non è, il consigliere regionale mette l’accento anche su quelli più negativi: “Purtroppo – spiega Vaccarezza – metà dei savonesi è stato a casa e non siamo stati capaci di spiegare loro il nostro progetto. Il nostro obiettivo nei prossimi giorni è proprio questo, ovvero spiegare ai savonesi la differenza tra un professionista della politica e un professionista che si presta per amministrare la città”.
Trascinato dal record man di preferenze Pietro Santi, Cambiamo esce dal primo turno a testa alta: “I savonesi – ha proseguito il coordinatore regionale – hanno dato una indicazione precisa, al 13% abbondante della lista Toti va aggiungo il quasi 6% della lista Schirru. I due movimenti maggiormente civici, e quindi meno legati ai partiti, hanno fatto oltre la metà del consenso di Schirru. E questo deve far riflettere. Sui posti poi lo abbiamo sempre detto, sceglie il candidato sindaco senza avere il guinzaglio tirato, altrimenti sarebbe Russo”.
Parlando di Santi, Vaccarezza non può che essere soddisfatto: “Per un coordinatore regionale avere un candidato che prende 1300 voti in un Comune non è un problema. A Piero sono legato da una vecchia militanza e da una grande amicizia. Non devo dire io quale deve essere il suo ruolo nella prossima amministrazione e mi aspetto che nelle prossime ore tutto questo venga chiarito”.
Tra meno di due settimane si terrà il ballottaggio che decreterà il vincitore della competizione elettorale. Anche se la forbisce che separa Marco Russo da Angelo Schirru sembra non lasciare molte speranze al medico savonese, Vaccarezza suona la carica: “Hanno suonato il de profundis per noi tante volte – ricorda concludendo il consigliere regionale -. L’ultima volta abbiamo vinto il ballottaggio, stavolta abbiamo quasi 2 mila volti in più, quasi 11% percentuale in più e soprattutto abbiamo un grande candidato. Starà a noi convincere i savonesi di tutto questo”.