Calice Ligure. Anche Calice ha vinto la sua sfida elettorale, ovvero il quorum del 40% necessario a dichiarare l’elezione valida. Alle elezioni amministrative 2021 si presentava infatti una sola lista, quella del sindaco uscente Alessandro Comi, con la necessità di garantire l’affluenza alle urne necessaria ad evitare lo spettro del possibile commissariamento.
Fortunatamente la forte spinta nel rush finale della campagna elettorale per portare i cittadini al seggio ha sconfitto l’avversario più ostico: un risultato non scontato, considerando che nel panorama italiano ci sono anche casi limite come quelli di Mombello di Torino (Torino) e Chiauci (Isernia), dove non si è votato per assenza di liste in campo, mentre a Bienno (Brescia) non è stata ammessa l’unica lista presentata. In Sardegna niente urne in quattro Comuni: Sorgono (Nuoro), Gonnoscodina, Seneghe e Zerfaliu (Oristano).
La novità di questa tornata elettorale è stata infatti la nuova normativa che ha abbassato il quorum al 40% in caso di presentazione di un’unica lista per i Comuni sotto i 15mila abitanti: si tratta di un decreto varato nella scorsa primavera – che ha sancito il rinvio delle consultazioni amministrative in autunno per l’emergenza Covid – che ha portato alla diminuzione delle liste civetta, ma dall’altro lato alla riduzione della competizione elettorale scoraggiando altre formazioni in campo.
E’ il disegno di legge che introduce modifiche al TUEL in relazione al quorum per la validità delle elezioni comunali, elaborato anche grazie al pressing del coordinamento nazionale Anci dei Piccoli Comuni, che aveva anche sostenuto il superamento del vincolo del terzo mandato almeno a partire dai Comuni fino a 5mila abitanti.
Per Alessandro Comi quindi la vittoria contro “l’unico avversario”: l’astensionismo, nemico dichiarato di molti piccoli comuni come elettori votanti (a Calice Ligure sono 1.744, divisi in tre seggi). Alle 23 è arrivato il sospirato verdetto: 40,57% di affluenza alle urne. Per Comi quindi, sindaco uscente, via libera per il secondo mandato amministrativo.
“Essere la sola lista presente – aveva detto prima del voto – ci pone di fronte diverse e necessarie considerazioni in merito e ci mette in realtà in competizione con una lista ‘fantasma’ che è formata dalla disinformazione e dall’astensionismo, componenti con le quali ci confronteremo con la serietà ed il lavoro svolto in questi anni non dando nulla per scontato, tantomeno che i giochi siano fatti”.