Rottura

Borgio Verezzi, giunta comunale tra le polemiche: Pizzonia sbatte la porta ed esce dalla maggioranza

Il sindaco: "I patti si rispettano". L'ex vice sindaco: "Nessun accordo su un assessore esterno, assurdo…"

Renato Dacquino Nuova via Borgio Verezzi elezioni generica lista

Borgio Verezzi. Il sindaco Renato Dacquino, dopo il voto delle elezioni comunali che ha sancito il suo terzo mandato, ha presentato oggi in Consiglio comunale la giunta e gli incarichi del nuovo governo cittadino.

Oltre al già annunciato assessore esterno, Walter Locatelli, che avrà le deleghe a progetti e opere pubbliche, Pier Luigi Ferro sarà il nuovo vice sindaco e assessore comunale: cultura, scuola e sport, oltre alla “Borgio storica” in riferimento al piano di valorizzazione e promozione previsto dal programma elettorale.

Fuori dalla giunta comunale, non senza polemiche, Maddalena Pizzonia: per lei il sindaco Dacquino aveva prospettato il ruolo di capogruppo consiliare di maggioranza della lista “Nuova Via per Borgio Verezzi”, con deleghe ad edilizia privata e festival teatrale, ma ormai la rottura si è definitivamente consumata dopo la presa di posizione contro la nomina di un assessore esterno.

Dunque un inizio a sorpresa per il “Dacquino ter”, ora alla ricerca di un nuovo capogruppo in Consiglio comunale.

Ecco, invece, gli incarichi dei consiglieri comunali: per Veronica Aicardi turismo, outdoor e sentieri – riferimento zona Borgio “nuova”, per Mattia Rolando commercio e innovazione, per Ahmad Berro sociale e personale, per Sonia Garofalo partecipate e teatro, infine per Anna Maria Porrini territorio (arredo urbano, viabilità, sicurezza e monitoraggio Puc) – riferimento zona “Verezzi e Villaggio Belvedere”.

Per quanto riguarda la minoranza il ruolo di capogruppo della lista “Borgio Verezzi per tutti” sarà del candidato sindaco uscito sconfitto dalla tornata elettorale, Gabriele Murrighile: tra i banchi dell’opposizione Pino Raimondo e Chiara Salvi.

Nella prima seduta del parlamentino di Borgio Verezzi, esame condizione e convalida degli eletti, il giuramento del sindaco Dacquino, la commissione elettorale e la presentazione del programma amministrativo.

“Incarichi e responsabilità chiare per ogni componente della lista” afferma Dacquino. E con riferimento all’atteggiamento di Maddalena Pizzonia: “La preferenza data alla nostra lista, quella che ci ha fatto vincere, è di  tutto il team al di là delle singole persone e il nostro impegno per il paese va al di là delle cariche. E soprattutto la parola conta ancora!”.

“Per cinque anni abbiamo lavorato come una squadra forte, mesi fa abbiamo deciso di unire le forze con la minoranza per creare una grande maggioranza… Le regole di ingaggio erano chiare e gli accordi pre-elettorali si rispettano. Per chi vuole lavorare per Borgio Verezzi gli spazi non mancano…” conclude il sindaco, pronto ora ad assumersi le deleghe ancora vacanti.

“Resto come semplice consigliere comunale eletta dai cittadini di Borgio Verezzi – ribatte stizzita Maddalena Pizzonia -. Prossimamente vedrò i passaggi da compiere per formare un gruppo alternativo, valutando di volta in volta i provvedimenti all’esame del Consiglio comunale”.

“Riguardo all’assessore esterno non c’erano accordi stabiliti, ma solo una possibilità emersa nel dibattito interno alla lista durante la campagna elettorale: alla luce del voto e delle preferenze francamente non mi aspettavo questa scelta, anche perché a Borgio Verezzi i posti in giunta comunale sono solo due… Un assessore esterno non aveva e non ha alcun senso nell’attuale quadro politico-amministrativo di Borgio Verezzi, è una figura solitamente di natura tecnica e inserita con un compito preciso e specifico”.

“Inoltre, non sapevo assolutamente del mio possibile ruolo di capogruppo consiliare o di possibili deleghe, tutto mi è stato annunciato oggi, senza alcun contatto preventivo e senza contare che l’ostilità nei miei confronti da parte della maggioranza si è palesata nella stessa seduta odierna, quando di fatto mi hanno impedito di parlare e argomentare la mia posizione. Dunque è stata loro la decisione di mettermi fuori…” conclude.

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