Varazze. “Varazze scommette sui giovani che ricevono un’importante eredità”. Giovanni Toti arriva intorno alle otto dopo una giornata tutta savonese, ai bagni Elena, cornice, al tramonto, che ha come sfondo il mare di Varazze.
Il governatore della Liguria fa tappa nella cittadina, che ancora pullula di turisti, per sostenere Luigi Pierfederici che con la squadra di Essere Varazze, questa volta, dopo aver guidato la città da vice dopo l’elezione a consigliere regionale di Alessandro Bozzano, ci prova da sindaco.
“I progetti messi in campo dall’Amministrazione Bozzano e continuati da Pierfederici” continua Toti “hanno dato i loro frutti, specialmente dal punto di vista turistico. Di questi progetti alcuni sono già stati realizzati, altri da portare a termine: mi riferisco, ad esempio, alla passeggiata a mare, sicuramente una delle più spettacolari che costruiremo prossimamente. Crediamo nella vocazione turistica e nella rigenerazione dei nostri borghi”.
Gli chiedo che squadra è Essere Varazze. Lui non usa mezzi termini “è una squadra che rappresenta degnamente questa città, che fa sintesi delle peculiarità di tutti. Questa è la formula che abbiamo adottato anche in altre città”. Due aggettivi che rappresentano concretamente Essere Varazze? “Una lista ambiziosa e concreta”, risponde sicuro.
Ultima domanda: un pomeriggio savonese movimentato? Non si fa problemi a commentare. “L’unico grande nemico che abbiamo è il Covid. Dobbiamo sconfiggerlo e, possibilmente, dargli anche il colpo di grazia. La sola difesa che abbiamo è il vaccino”. Poi rimarca “chi difende le proprie idee, come è stato fatto oggi, in modo sguaiato, le difende in maniera sbagliata”.