Carcare. Sospensione cautelare della patente di guida e sanzione amministrativa per aver violato l’ordinanza sindacale che disponeva la chiusura al traffico di via Barrili: questi, ad ora, i provvedimenti presi a carico del 25enne che ieri ha investito 5 ciclisti durante le fasi finali della terza edizione della Gran Fondo delle Alpi Liguri che si è svolta a Carcare.
I carabinieri di Carcare e della compagnia cairese stanno ultimando gli accertamenti e i riscontri investigativi sull’accaduto: rilievi, testimonianze e, soprattutto, le immagini delle telecamere che hanno ripreso il momento dello scontro.
Al vaglio la posizione del conducente della Fiat Panda, che rischia una denuncia penale per il reato di lesioni colpose a seguito della sua manovra con la vettura che ha portato a colpire i ciclisti in transito sul percorso finale di gara.
I militari, tuttavia, stanno analizzando anche l’organizzazione della corsa ciclistica per una possibile mancata o carente sorveglianza nell’area interessata dalla competizione o dell’insufficiente e/o inefficiente segnalazione come invece specificato per eventi sportivi del genere, con riferimento anche alla presenza di personale addetto per indicare il passaggio dei concorrenti fino al termine della corsa.
La Procura della Repubblica di Savona ha aperto una inchiesta giudiziaria, coordinata dal pm Claudio Martini, in attesa della relazione finale dei carabinieri (con la completa verbalizzazione delle testimonianze) sull’esatta dinamica dell’investimento e quindi sulle effettive responsabilità.
Ad ora si è assistito ad un rimpallo di responsabilità tra gli organizzatori della corsa, che hanno affermato di “aver rispettato i protocolli di sicurezza previsti”, e i familiari del conducente della Fiat Panda, che hanno invece denunciato “l’assenza di divieti ed indicazioni”.
Sarà ora la conclusione dell’indagine dei carabinieri a stabilire chi ha ragione e quindi determinare il successivo procedimento penale per l’investimento e per il ferimento dei concorrenti.