Nuova apparecchiatura

Sopralluogo di Toti al San Paolo di Savona per il nuovo angiografo: “Lavoriamo per riportare i servizi ai livelli pre-Covid e potenziarli”

Brunetto soddisfatto: "Si conclude un percorso iniziato nel 2018"

Savona. Quest’oggi il presidente e assessore alla sanità di Regione Liguria Giovanni Toti ha effettuato un sopralluogo all’ospedale San Paolo di Savona per verificare lo stato avanzamento dei lavori della sala angiografica ed installazione dell’apparecchiatura di recente acquisizione. Erano presenti il direttore generale di Asl2 Marco Damonte Prioli ed i direttori delle strutture coinvolte nell’utilizzo della nuova strumentazione.

“Ho voluto verificare di persona – ha sottolineato il presidente Giovanni Toti – la situazione dei lavori attualmente in corso per il completamento e la messa in attività del nuovo angiografo di Savona. Siamo orgogliosi di poter garantire a brevissimo l’entrata in funzione di questa moderna apparecchiatura, che rappresenta un importante investimento e che consentirà agli specialisti di operare con sempre più complesse procedure, garantendo un sensibile miglioramento nell’attività clinica. Nonostante questi due anni di pandemia e di grave emergenza sanitaria, la sanità ligure è riuscita a traguardare molti degli obiettivi prefissati, anche in ambito di rinnovamento strutturale ed impiantistico, a garanzia della salute dei cittadini liguri e grazie anche all’inesauribile impegno dei suoi professionisti. La sfida per i prossimi mesi è riportare i servizi ai livelli pre-Covid e migliorarli ancora, potenziando ulteriormente le prestazioni sanitarie, anche grazie a nuove apparecchiature come questa”.

“Oggi abbiamo fatto il punto sullo stato di avanzamento dei lavori per il nuovo angiografo di Savona – ha aggiunto il presidente della commissione regionale sanità Brunello Brunetto – Come ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti e ribadito il direttore generale di Asl2 Marco Damonte Prioli, si prevede di poter avere l’apparecchiatura in piena operatività per l’autunno avanzato. Ad oggi non possiamo dare una data precisa perché alcune attrezzature di supporto (l’angiografo è stato già collaudato) devono ancora essere messe a punto”.

brunetto marco damonte prioli alessandro gastaldo piero bellone

“Sono particolarmente lieto di vedere che sta finalmente arrivando a conclusione il percorso iniziato nel 2018, quando l’allora Dg di Asl2 Eugenio Porfido chiese l’istituzione di una commissione (della quale facevo parte anche io in qualità di suo presidente) chiamata a valutare l’utilità o meno, per il San Paolo, di un nuovo angiografo. Il lavoro della commissione fu approfondito e piuttosto lungo (in quel momento erano in corso discussioni politiche piuttosto accese) ma non così tanto da impedire l’inizio di una seria discussione. Al termine la commissione stabilì che un nuovo angiografo sarebbe stato estremamente utile per il San Paolo. Dall’esito di quell’ultima riunione, il cui verbale consegnai io stesso al direttore generale, siamo ormai in dirittura d’arrivo”.

L’angiografo digitale monoplanare Philips modello Azurion, è un’attrezzatura di ultima generazione che rappresenta il meglio della produzione mondiale per quanto attiene ai sistemi angiografici digitali.

Si tratta di un sistema con arco a C a soffitto, di tipo multidisciplinare, con detettore digitale 30×30 cm, dotato dei più recenti protocolli di esame, in grado di permettere l’effettuazione di indagini diagnostiche ed interventistiche di tipo angiografico in tutti i distretti corporei, con la massima accuratezza e precisione. In particolare può operare in ambito radiologico vascolare generale, oncologico, cardiologico (emodinamica ed elettrofisiologia) e neuroradiologico.

Il sistema che sostituisce l’apparecchiatura ormai obsoleta, è dotato delle più moderne tecnologie hardware e software di riduzione della dose erogata al paziente, pur mantenendo sempre un livello eccellente di definizione dell’immagine dinamica acquista in radioscopia ed in radiografia.

“Questa nuova attrezzatura consente – dice il dottor Alessandro Gastaldo, direttore del dipartimento di diagnostica – di realizzare un perfezionato sistema di Radiologia interventistica, inteso a rispondere ad un importante bacino di utenza che necessita di interventi sia in elezione sia in urgenza. Inoltre il nuovo angiografo permette un utilizzo multidisciplinare con implementazione di alcune tipologie di prestazioni ad oggi non eseguite in Asl2.”

La sala angiografica è stata allestita nell’ambito della sede del Blocco operatorio e va ad integrare il parco delle apparecchiature elettromedicali in funzione all’ospedale San Paolo di Savona ed in particolare in uso alla struttura di angiografia interventistica e alla struttura cardiologica. Sono in via di completamento alcuni lavori per la predisposizione di una zona filtro appositamente dedicata e di locali accessori che si prevede di ultimare nella prima metà di ottobre.

Angiografo Savona

“Il nuovo sistema angiografico – riferisce il dottor Piero Bellone, direttore della struttura di cardiologia e Utic del presidio ospedaliero Levante – rappresenta una importante risorsa per la cardiologia savonese rispondendo alla necessità di una sala angiografica ‘ibrida’ per l’effettuazione di tutte le procedura di emodinamica strutturale e di elettrofisiologia non convenzionale da eseguirsi con l’ausilio del medico rianimatore e del cardiochirurgo in ambiente idoneo”.

Saranno effettuate tutte le procedura di cardiologia strutturale con il supporto dello stand by cardiochirurgico on site e con la presenza del medico rianimatore, di due cardiologi interventisti, un tecnico di radiologia un unità infermieristica di rianimazione e due unità infermieristiche di cardiologia. Procedure quali la chiusura percutanea dell’auricola sinistra, del forame ovale pervio, dei difetti del setto interatriale ed interventricolare, le fistole arterovenose, le valvuloplastiche mitraliche ed aortiche saranno effettuate in tale sala consentendo di liberare la sala angiografica della cardiologia situata al piano dell’unità’ coronarica che potrà eseguire senza interruzioni le procedure di interventistica coronarica permettendo un aumento degli interventi, una riduzione delle liste d’attesa e di conseguenza delle fughe dei pazienti in altre regioni.

Saranno effettuate tutte le procedure di elettrofisiologia che necessitano di supporto del rianimatore e del cardiochirurgo in sala quali: estrazioni di cateteri intracardiaci, il posizionamento di cateteri stimolatori epicardici oltre alle ablazioni epicardiche di aritmie non trattabili con le tecniche convenzionali. Anche in questo caso oltre a poter effettuare procedure non ancora eseguibili nell’attuale sala di elettrofisiologia si riuscirà ad evitare fughe ed a ridurre la lista d’attesa generatasi per le problematiche legate all’emergenza COVID.

“Molte altre nuove procedure potranno essere effettuate grazie a questa nuova sala angiografica ibrida – riferisce ancora il dottor Pietro Bellone – che oltretutto potrebbero essere condivise in tutta l’area del ponente ligure, rendendo la sala utilizzabile da più strutture cardiologiche che volessero effettuare procedure da eseguire obbligatoriamente in sala chirurgica”

L’intervento per la fornitura e posa in opera è costato complessivamente 569.941,90 euro incluse le opere di adeguamento dei locali e degli impianti asserviti. L’importo è stato finanziato da Regione Liguria per 255.200 euro (fondi ex D.G.R. 169/2020) e per la cifra restante con fondi Asl2.

E’ stata inoltre acquisita, al costo di 360.885 euro + IVA l’opzione per un contratto di manutenzione post garanzia (12 mesi) di tipo full risk-all inclusive, della durata complessiva di 84 mesi, a canone fisso e non indicizzato.

“Ringrazio – riferisce il direttore Prioli – tutto il personale dei Sistemi Informativi ed Ingegneria Clinica, del patrimonio e gestione tecnica, dell’economato e logistica e della fisica sanitaria che hanno lavorato con grande impegno per acquisire ed attivare questa apparecchiatura, dalla gara, ai lavori ed attività d’installazione, di accettazione e collaudo del nuovo sistema. Sono certo che l’utilizzo di questo nuovo impianto angiografico rappresenti una grande opportunità di cura ed una nuova eccellenza per il nosocomio savonese”.

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