Pensiamoci

Il più grande spettacolo del mondo

Sessant’anni di Frecce Tricolori, 23 volte nei cieli del Ponente ligure con oltre 2 milioni di spettatori

Il comandante Zunino: “Un formidabile strumento di promozione del territorio in Italia e all’estero”

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Riviera di Ponente. Il 313* Gruppo addestramento aeronautico, più noto come PAN, Pattuglia Acrobatica Nazionale, e ancor più come Frecce Tricolori, compie 60 anni, essendo stato fondato nel 1961. La ricorrenza è stata celebrata domenica scorsa a Rivolto in diretta su RaiUno, alla presenza del presidente Mattarella.

Le Frecce Tricolori hanno una lunga tradizione di esibizioni nei cieli del Ponente grazie agli Air Show organizzati dall’Aero Club Savona e della Riviera Ligure. A questo proposito subito alcuni numeri: 23 esibizioni per un totale di oltre due milioni di spettatori. Prima volta il 3 agosto del 1980 sull’aeroporto di Villanova, ultima il 15 maggio del 2016 a Loano, con l’interruzione dovuta al tragico incidente del 1988 a Ramstein e negli ultimi anni alla sospensione dell’attività per l’emergenza Covid.

Le città del Ponente che hanno ospitato le Frecce sono Albenga e Villanova (5 volte), Savona, Alassio, Varazze, Sanremo, Andora, Imperia e Loano (2 volte ciascuna) e poi Finale Ligure, Diano Marina, Ventimiglia, Riva Ligure (1 volta).

A raccogliere queste informazioni ci aiuta il comandante Mauro G. Zunino, oggi presidente onorario dell’Aero Club: “Dobbiamo per prima cosa ricordare  i nostri piloti che hanno fatto parte della PAN, Massimo Tammaro di Savona e Filippo Barbero di Albenga, Gian Battista Molinaro e Giovanni Adamini, ex allievi dell’Aero Club. Ma anche e soprattutto Ivo Nutarelli, Mario Naldini e Giorgio Alessio, scomparsi a Ramstein e che avevano partecipato alle nostre prime manifestazioni aeree”.

Una storia, quella tra le Frecce e la Riviera di Ponente, destinata a proseguire, come testimonia il generale Cesare Patrono, Direttore degli Air Show: “In primavera si conosceranno le decisioni dell’Aeronautica sulla ripresa dell’attività. È quindi presto per fare previsioni, ma ovviamente in pole ci sono Alassio e Imperia, dove le esibizioni, già deliberate, furono cancellate per il Covid. Ho tanti amici in Aeronautica, a cominciare dal comandante Farina e da tutti i piloti liguri che hanno fatto parte della PAN”.

È noto che la pattuglia acrobatica italiana è da tutti riconosciuta come la migliore al mondo, l’unica a volare con dieci aerei (MB 339 prodotto dall’italiana Aermacchi). I piloti, durante le esibizioni, volano a vista a pochi metri uno dall’altro, senza l’aiuto di nessun tipo di strumento.

Famose le manovre delle Frecce Tricolori, dal cuore alla bomba al volo folle, sino al passaggio finale sulle note del Nessun dorma di Puccini, cantata da Luciano Pavarotti e diffusa tra il pubblico.

Alle 23 manifestazioni “ponentine” che abbiamo citato ne va aggiunta un’altra, particolarmente significativa (fu battezzata “Onore alla Città di Savona”): i velivoli delle Frecce improvvisarono una breve esibizione sopra la fortezza del Priamar, salutati da centinaia di bambini e studenti.

Il savonese Massimo Tammaro tra il 1998 e il 2010 è stato pilota, leader in volo e infine comandante da terra della PAN. Spiega: “I ricordi sono ovviamente molti, ma l’emozione di volare sopra Savona, sopra casa, non si potrà mai cancellare. La cosa più importante nel lavoro delle Frecce è la fiducia reciproca tra i piloti e verso il leader, indispensabile quando si vola accanto a pochi metri l’uno dall’altro”.

Tira le somme il comandante Zunino: “Le esibizioni delle Frecce sono un formidabile strumento di promozione in Italia e all’estero. Molte volte i nostri Air Show hanno chiuso la stagione, permettendo di agganciare all’evento vero e proprio altre iniziative come quelle per i disabili, anche grazie al lavoro di tanti volontari. Le ‘cartoline’ con il pubblico assiepato sulle spiagge e sulle alture sono immagini senza prezzo”.

Le Frecce Tricolori mandano in scena quello che secondo molti è “il più grande spettacolo del mondo”. Speriamo di riaverlo presto nei cieli del Ponente e, perché no?, anche di Savona.

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