Motivazioni

Sciopero di Tpl Linea, i lavoratori: “Siamo ostretti, ci scusiamo con i savonesi e gli studenti”

Lo sciopero è stato indetto per venerdì 17 settembre

Bus Tpl

Savona. I lavoratori di Tpl Linea si scusano con la cittadinanza e gli studenti savonesi in vista dello sciopero di venerdì.

“I lavoratori e la Rappresentanza Sindacale della CUB Trasporti di Savona sono stati costretti a ricorrere allo sciopero il prossimo 17 settembre” si legge in una nota del Collettivo dei Lavoratori di TPL Linea Segreteria RSA CUB Trasporti Savona che fa luce sulle motivazioni dell’agitazione “a seguito dell’inconcludente confronto tra la Rappresentanza sindacale e la Direzione e la Presidenza di TPL Linea sui problemi che da troppo tempo ricadono sui lavoratori e sulle discutibili scelte gestionali ed economiche che, in questo delicato momento storico, sono state fatte consapevoli del pesante disagio che verrà creato agli studenti e ai cittadini savonesi, non abbiamo altra possibilità per difendere la funzionalità dell’azienda in cui lavoriamo, le condizioni di lavoro, la sicurezza dei bus che guidiamo oltre le discutibili scelte gestionali, che portare all’attenzione degli enti responsabili tramite una azione di sciopero, avendo già in tutte le sedi espresso i problemi dei lavoratori”.

Si preannuncia un venerdì difficile per il trasporto pubblico locale “Tpl Linea come le altre aziende di trasporto pubblico” continuano “ha ricevuto sostegno economico e normativo dallo Stato tramite le Regioni, lo slittamento del processo di affidamento in house con la concessione di una proroga al contrato di servizio, l’importante sostegno economico per il mancato introito da bigliettazione, il sostegno con l’applicazione del fondo bilaterale nel periodo di maggior crisi della pandemia, la grande disponibilità del personale dimostrando flessibilità e disponibilità nella gestione dei momenti critici nella gestione del servizio, non rendono accettabili le scelte gestionali che la Presidenza e Direzione continuano a sostenere“.

“Non siamo disposti ad accettare la precarizzazione dei contratti di lavoro” sottolineano “la speculazione sui turni di giuda, l’eccessivo contenimento delle operazioni di manutenzione degli autobus, la pesante mancanza di organico specialmente nelle officine e degli autisti, l’eccesivo ricorso all’affidamento di parte del servizio a ditte private che in molti casi impiegano personale già in pensione, scelte gestionali che compromettono le potenzialità dell’azienda pubblica di erogare un servizio di qualità, con un’importante valenza sociale, tutto questo generando un utile di bilancio di quasi un milione di euro” rimarcano “che in una azienda pubblica di servizi non può e non deve essere frainteso come profitto ma come risorsa da reinvestire a beneficio della comunità per un servizio migliore.

“Per questi motivi continueremo la nostra lotta – concludono. Ci scusiamo con i savonesi e gli studenti”.

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