Savona. Presidio dei lavoratori di Ata dalle 9.30, prima sotto il tribunale poi davanti a palazzo Sisto, in occasione dello sciopero indetto per il 21 settembre.
“Contro il silenzio assordante del commissario giudiziale Giampaolo Provaggi”, la prima motivazione riportata in una nota dalla Cgil. “Fino ad oggi si è negato a qualsiasi incontro e trattativa con i rappresentati dei lavoratori nonché agli incontri promossi dal Prefetto di Savona durante la procedura di raffreddamento pur di non incontrare i lavoratori”.
Problematiche sollevatiche anche per l’assunzione delle lavoratrici e dei lavoratori: “Per l’ennesima volta i precari sono stati presi in giro e illusi che con la pubblicazione del bando di gara per la NewCo, sarebbero stati assunti e stabilizzati definitivamente mettendo la parola fine ad una storia che va avanti da anni e che costringe i lavoratori a vivere con ‘l’ansia da rinnovo del contratto’ e nella costante incertezza per il futuro loro e delle proprie famiglie”.
Sicurezza e carenza di mezzi e personale altri due temi al centro dell’attenzione della Cgil: “I lavoratori sono costretti a utilizzare mezzi i cui standard di sicurezza non sono più garantiti e la maggior parte di questi è ferma per riparazioni”. Polemica anche sulle modalità di intervento: “Eccessiva lentezza, sarebbe bastato attivare le procedure di urgenza, previste dalla norma, per garantire invece tempi di riparazione rapidi per far fronte a questa problematica”.
“I pochi mezzi ancora disponibili così come l’organico ridotto al minimo – tuonano ancora dalla Cgil -, non consentono più di eseguire i servizi puntualmente con grave disagio per la città di Savona ed i suoi cittadini obbligando poi i lavoratori a continui cambi di orari dei turni di lavoro che mettono a rischio la loro salute”.
Osservazioni sui costi affrontati dall’azienda: “Il costo del lavoro precario è più alto di quello dei lavoratori assunti a tempo indeterminato. In una azienda in difficoltà economica come la ATA S.p.A., che chiama continuamente i propri lavoratori a fare sacrifici su sacrifici, ogni quattrino dovrebbe essere speso con la massima oculatezza. Invece si continua a raccontare mezze verità e soprattutto a ricorrere a forme di lavoro più costose”.
E una “frecciatina” anche al Comune: “Avuta nella pubblicazione del bando di gara, la cui preparazione è durata troppo a lungo, mettendo in serio pericolo il futuro dell’azienda nel caso in cui non dovesse andare a buon fine la gara per l’individuazione del soggetto privato della New Co con grave pericolo di perdita di posti di lavoro”.