La mia politica

Savona 2021, Versace: “I miei competitor fanno solo promesse elettorali, io propongo progetti concreti”

"Provenendo dalla gestione uscente, sono l'unico che sconosce perfettamente cosa funziona e cosa va modificato"

francesco versace

Savona. “Faccio ancora difficoltà ad accettare il modo classico di fare campagna elettorale di tutti i miei competitor, un modo antico, da prima repubblica basato su promesse elettorali senza un minimo accenno al come mantenerle. Sarà che da medico sono abituato a far poche promesse e a lavorare sodo sui risultati, ma questo modo di fare politica non mi appartiene”. Così il candidato sindaco di Savona Popolare Francesco Versace che, dopo un confronto avvenuto al teatro Chiabrera, sottolinea come vuole distinguersi dai colleghi.

“Piste ciclabili, nuovi stadi, parcheggi espropriando terreni privati, cartellonisitica luminosa, rilancio di qua, rilancio di là, raccolta rifiuti che ricorda un esilarante episodio dei Simpson, pulizia e decoro cittadino senza capire chi e come dovrebbe svolgere tale compito, insomma un’accozzaglia di belle parole basate sul terreno paludoso delle sabbie mobili della realtà”, attacca il medico.

E poi aggiunge: “Sarà perché sono l’unico candidato che viene dalla gestione uscente, quella che nonostante alcuni aspetti che non condividevo e che mi hanno portato a separarmi e candidarmi senza il sostegno diretto dei partiti di centro destra (ma sono certo di avere quello dei suoi elettori), ha comunque ridotto il debito della città da 100M a 50M in soli 5 anni e che conosce ogni dettaglio del bilancio, che non mi sento oggi di sparare promesse elettorale a vanvera se non posso basarle su un piano economico che possa sostenerle realmente. Qui amici miei abbiamo da un lato 4 candidati che non hanno la minima idea di cosa li attenderebbe una volta entrati in cabina di regia e dall’altro me, che da quella cabina sono appena uscito e conosco perfettamente cosa funziona, cosa va modificato, dove si trovano i fondi per realizzare alcuni progetti e quali progetti fanno parte del mondo delle promesse elettorali e basta, perché non possono trovare copertura nel bilancio comunale”.

“Ripeto, a costo di sembrare monotono, che io sono un medico. Ho ragionato da medico per 40 anni e non posso certo cambiare a 72 anni la mia forma mentis. Sono abituato ad analizzare la situazione, studiarne il quadro clinico, cercare tra le mie nozioni mediche la terapia corretta, applicarla e verificarne i risultati – spiega – Lo stesso faccio con Savona. Si analizzano i problemi, si cerca una soluzione basata sulle disponibilità economiche reali e non sulle fantasie, si applicano e si raccolgono i risultati. Prendere in giro un paziente promettendo cure miracolose senza aver la minima idea del quadro clinico e delle terapie applicabili non fa parte del mio modus operandi”.

“Lascio le promesse elettorali ai miei competitor. Io vado con progetti concreti e applicabili concretamente sulla base della conoscenza dettagliata del bilancio comunale e degli strumenti a disposizione. Perché promettere in campagna elettorale è facile, ma poi bisogna operare concretamente e Savona è un altro dei miei pazienti, forse il più importante e non si mente ai pazienti. Mai”, conclude Versace.

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