Futuro

Sanità post Covid, Toti: “Case della Salute sui territori e piano assunzioni di medici specialisti”

I punti strategici della riprogrammazione sanitaria e gli investimenti previsti

Casa della Salute Albenga

Savona. Dalle risorse del Pnrr con l’accordo di programma in corso di stesura per gli investimenti sanitari, fino al piano “Restart” della Regione Liguria per la sanità pubblica e regionale: il presidente e assessore regionale alla sanità Giovanni Toti, a Savona per un sopralluogo relativo al nuovo angiografo dell’ospedale San Paolo, è tornato sulle priorità nel savonese e sul territorio ligure, con diretto riferimento alla ripartenza post Covid.

Il governatore ha annunciato una prima tranche di assunzioni di medici specialisti, grave carenza della sanità savonese: “Entro l’anno ci siamo posti l’obiettivo di traguardare le professionalità mancanti nella Asl 2 savonese, penso ai ginecologi e al settore materno-infantile che prevede ancora una sinergia con lo stesso ospedale Gaslini di Genova” ha detto, confermando la stessa riapertura del Punto Nascite al Santa Corona di Pietra Ligure.

In merito al Pnrr, i fondi in arrivo, oltre ad aspetti formativi riservati al personale sanitario, saranno indirizzati per il nuovo sistema di sanità territoriale: “Case della Salute e centri di assistenza sanitaria nell’ottica di veri e propri ‘ospedali di comunità’ al servizio dei cittadini e delle comunità locali, nel quadro del riassetto socio-sanitario” ha evidenziato ancora Toti. “Fortini sentinella…” li ha chiamati il presidente e assessore regionale.

Naturalmente nella partita del rilancio sanitario si attende il via libera per il restyling del Santa Corona di Pietra Ligure, così come lo stesso Toti abbia ancora rimarcato la volontà di definire il nuovo e atteso Centro Ictus all’ospedale San Paolo di Savona: anche in questo caso personale medico permettendo… E sui presidi ospedalieri di Albenga e Cairo Montenotte un nuovo assetto alla luce del passo indietro rispetto all’iter sulle privatizzazioni: per l’ospedale ingauno lo smaltimento delle liste di attesa, problema che affligge la sanità ligure e savonese, con la necessità di ripristinare appieno il Ppi e la stessa chirurgia protesica, mentre per l’ambito cairese e della Val Bormida interventi di ristrutturazione, adeguamento e potenziamento con attività chirurgiche meno complesse e nuovi servizi integrati, dotato di piastra ambulatoriale complessa, una parte di diagnostica e visite specialistiche.

La riconversione dei presidi ospedalieri associata ai processi integrativi tra i differenti reparti, la revisione del piano socio-sanitario regionale e il programma di edilizia sanitaria: questi gli obiettivi dei prossimi anni, fermo restando “la necessità primaria, ora, di concludere il piano vaccinale e superare l’emergenza Covid” ha ribadito, “oltre al reperimento dell’organico richiesto per concretizzare la nuova sanità post pandemia”.

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